Famiglia

Appello a Berlusconi sul protocollo di Kyoto

Lo lancia il Wwf: che il trattato diventi al più presto legge dello Stato

di Gabriella Meroni

Si è ormai concluso da alcune settimane il negoziato di Marrakesh, la conferenza sul clima, svoltasi in Marocco, che ha spianato la strada alla ratifica del protocollo di Kyoto. In base agli accordi, sottoscritti da 167 Paesi, ora la palla passa ai governi, che dovranno decidere con apposite leggi nazionali i criteri validi con cui usare i meccanismi previsti dal protocollo. Il Wwf, che ha seguito con attenzione lo svolgersi dell?incontro, chiede ai ministri di concordare sul fatto che ogni paese debba presentare annualmente un rapporto sulle proprie fonti energetiche e sui propri sink, superando l?opposizione del Canada: la mancanza di questi dati, infatti, potrebbe davvero minare l?efficacia a lungo termine del Protocollo di Kyoto. Per quanto riguarda le leggi nazionali, la responsabilità di emanarne una all?altezza delle sfide ambientali che il nostro Paese, quale membro della comunità occidentale deve affrontare, è del governo italiano. Per questo il Wwf promuove una petizione al presidente del Consiglio, Berlusconi, che qui riportiamo: «Signor presidente del Consiglio, il clima sta cambiando, l?equilibrio del Pianeta è a rischio. Sono molto preoccupato. Con il Wwf, chiedo che l?Italia sia in prima fila nell?impegno di ridurre i gas che incrementano l?effetto serra. Bisogna agire subito. Dopo la conferenza di Marrakesh, che ha completato gli aspetti legali e operativi, e dopo il pacchetto proposto dalla Commissione europea e approvato dal Consiglio dei ministri dell?Ambiente in Lussemburgo, il passo necessario e urgente è la ratifica e l?applicazione del protocollo di Kyoto. Chiediamo quindi che il governo presenti subito un disegno di legge di ratifica del Protocollo, in modo che possa essere varato dal Parlamento entro giugno 2002, se non prima. Come lei, signor presidente del Consiglio, ha dichiarato: pacta sunt servanda, i patti vanno rispettati. Le chiedo di dar immediato seguito a questo impegno». Info: www.yepa.com/attivsti/peti zioni/kyoto_2.htm


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