Volontariato
Vacanze, da Groupon “Re’Estate in città”
Un kit di sopravvivenza urbana con cui vivere a pieno le possibilità estive della propria città. È questa l'idea del sito d'acquisti online per andare incontro a chi, per la crisi, non potrà allontanarsi da casa
Quest’anno la vacanza più gettonata sarà rimanere in città. Un po’ per la crisi, un po’ per le ferie rimandate alla basa stagione, da qualche anno le città italiane non sono più deserte d’agosto come succedeva nell’era d’oro delle villeggiature. Secondo una recente indagine Confesercenti e SWG, quest’anno il 32% degli Italiani non andrà in vacanza e il 48% degli intervistati trascorrerà buona parte dell’estate in città. Come cantava Marracash in un suo famoso singolo di qualche anno fa «se ripenso alle vecchie vacanze, col cash o senza eran belle vacanze, esco di testa qua tra quattro stanze, io alla finestra conto le ambulanze».
Ma chi l'ha detto che stare in città debba continuare ad essere una specie di supplizio? È quello che ha pensato Groupon lanciando la campagna “R-Estate in città" per aiutare tutti coloro che hanno scelto di godersi l'estate a casa. Meno persone in giro ma parchi e musei sempre aperti, ristoranti, piscine, cinema all'aperto, feste di quartiere. La città da il meglio di sè e di quello che può offrire.
Si tratta di un vero e proprio kit di sopravvivenza urbana low cost che racchiude tutti i migliori deals suddivisi in gruppi tematici. Non solo, partecipando si prende parte anche ad un concorso in cui si può vincere un viaggio in una capitale europea per 2 persone della durata di una settimana, un buono acquisto da utilizzare su groupon.it e spendibili solo per le offerte Locali nella sezione “Vicino a te” del valore di mille euro e uno del valore di 500 euro.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.