Welfare

Milano: l’arte partecipata invade la città

Sabato 27, 100 in 1 giorno Milano, l’iniziativa che, per 1 giorno, trasforma la città in un enorme laboratorio artistico, ma anche in un gigantesco parco giochi per i cittadini

di Ottavia Spaggiari

Sabato a Milano scoppia la creatività, cento iniziative che andranno avanti dalla mattina presto, fino a sera tardi: gare di poesia, palestre a cielo aperto, laboratori d’arte ma soprattutto moltissime occasioni di ritrovarsi con quei concittadini così vicini, ma così sconosciuti che, nella frenesia quotidiana non si fa altro che solo sfiorare, in tram e metropolitana, finendo per scambiarsi, nei giorni buoni, solo qualche timido sorriso.

La Milano di questo weekend di fine giugno, invece sarà diversa. Sono 100, appunto le iniziative organizzate tutte rigorosamente dai cittadini, nell’ambito della maratona di 100 in 1 giorno, il festival di creatività urbana, nato in in Colombia, dall’idea di alcuni studenti della scuola danese “Kaospilot” e dal collettivo “Acciò Urbana” nel 2012, che in tre anni si è diffuso in 13 paesi diversi e 28 città e quest’anno arriva per la prima volta a Milano. “Abbiamo deciso di portare l’esperienza in Italia, per passione e anche per un po’ di incoscienza”, ci ha raccontato Fiamma Degl'Innocenti, ideatrice dell’iniziativa milanese. “In realtà si tratta di un evento gigantesco e molto ambizioso.” In centinaia hanno risposto alla call for ideas lanciata la scorsa primavera, da cui sono state selezionate poi le 100 iniziative che avranno luogo a Milano in questa lunghissima giornata. Dalle 9 alle 23, in Piazza Castello, ai passanti verrà chiesto di condividere in maniera anonima un segreto che verrà appeso all’interno di una cabina, mentre dalle 11 della mattina, il progetto Non mi piace leggere la sera, inviterà i cittadini a ritrovarsi a leggere all’ombra degli alberi del Parco San Gottardo, un pic nic silenzioso, in compagnia di altri amanti della lettura e moltissimi libri. Per chi invece ha voglia di chiacchierare, ascoltare la voce altrui e osservare la città da altri punti di vista, sabato è anche ora del Migrantour, dove a fare da guida, esplorando diversi posti della città, saranno proprio i migranti. “L’idea è quella di risvegliare la cittadinanza, sviluppare le reti sociali nelle zone più difficili, e rafforzarle dove sono già presenti.” Ha raccontato Degl'Innocenti. “Si tratta davvero della voglia di riprendere la città nelle proprie mani e condividerla con gli altri.”

Foto: Photo by Andrew Burton/Getty Images


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