Economia

Cittadinanzattiva: Vespa informati, dell’euro non sai niente

L'organizzazione, da tempo impegnata in una campagna informativa sulla moneta unica, fa a pezzi i partecipanti della puntata di Porta a Porta sull'euro. Leggete qui...

di Gabriella Meroni

“Dopo anni di duro lavoro, svolto anzitutto dal nostro Presidente della Repubblica Ciampi, dai governi, dalla Commissione Europea, dal Comitato Euro e dalle organizzazioni civiche, siamo sgomenti che a poca distanza dall ‘ingresso della moneta unica, la Rai, all’interno della trasmissione di informazione che conta il maggiore share, sia stata protagonista di una vera e propria campagna di disinformazione”. Queste le dichiarazioni di Rodolfo Schiavo, direttore esecutivo dei progetti di informazione sulla moneta unica di Cittadinanzattiva, in merito alla puntata del 27 novembre, di “Porta a porta” dedicata alla moneta unica europea. “Tra tutti gli episodi”, ha continuato Schiavo, “quelli che più ci hanno preoccupati sono tre, e in particolare: Pippo Baudo, testimonial di una importante campagna di comunicazione sulla moneta unica: per ben tre volte ha sbagliato nella compilazione di un assegno in Euro, trasmettendo un senso di incertezza e di complessità per una operazione che tale non è; il mago Silvan, di cui oltretutto ci sfugge il ruolo in tale tipo di trasmissione, ha dichiarato, in diretta, che 100 euro equivalgono a circa 400.000 lire, un errore davvero madornale e che nessuno in studio ha sentito il dovere di correggere; l’errato utilizzo degli euroconvertitori, (il non sapere distinguere tra cifra in lire e corrispondente cifra in euro; difficoltà nell’utilizzo da parte dei diversi partecipanti) hanno creato, a nostro avviso, incertezze e confusioni che non aiutano i cittadini a superare, senza drammi, l’impatto anche psicologico che ognuno di noi dovrà affrontare dal 1° gennaio 2002. “Sono sicuro”, ha quindi concluso Schiavo, “che la presenza di organizzazioni d’impegno civico come la nostra, a vario titolo impegnate e a lungo in questo senso, avrebbero potuto interagire con i presenti in modo meno superficiale e in tale modo avrebbero effettivamente potuto contribuire a rispondere concretamente e senza drammi ai dubbi e alle perplessità che i volti noti della Tv hanno fatto emergere durante la trasmissione”.


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