Sostenibilità

Greenpeace: boicottare Nutella non serve

Anche Greenpeace interviene sull’affaire Nutella. Secondo l’ong ambientalista boicottare il prodotto non servirebbe a fermare l’industria dell’olio di palma, secondo Greenpeace, Ferrero è tra le aziende che si sono impegnate di più per la sostenibilità

di Ottavia Spaggiari

Arriva la replica di Greenpeace all’appello del ministro francese dell’ecologia Ségolène Royal, che proprio ieri aveva portato la Nutella come esempio di prodotto altamente nocivo per l’ambiente, per via dell’impatto ambientale provocato dall’utilizzo dell’olio di palma tra gli ingredienti. La produzione di questo prodotto è infatti responsabile di una violentissima deforestazione, proprio per far posto a nuove piantagioni in grado di rispondere alla domanda crescente che è più che raddoppiata negli ultimi dieci anni e si prevede che, nei prossimi dieci continuerà a crescere agli stessi ritmi.

Greenpeace però cerca di placare gli animi: “un mero boicottaggio di questo prodotto agricolo non servirà a fermarne la produzione”, ha dichiarato in un comunicato a Quarz, Greenpeace. L’ong ha infatti sottolineato che, se non altro, Ferrero si è seduta al tavolo delle trattative, entrando a far parte del Roundtable on Sustainable Palm Oil, un gruppo che riunisce organizzazioni ambientaliste, banche e altri soggetti interessati.

In questo momento quindi, una campagna di boicottaggio nei confronti dell’azienda italiana non porterebbe a nessun risultato concreto. “Ferrero è una delle aziende che hanno fatto più passi avanti nei sistemi di approvvigionamento dell’olio di palma.”

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