Welfare
Web accessibile? Per l’Unione ciechi si può fare di meglio
Alla vigilia dell'incontro dei 28 ministri delle telecomunicazioni della Ue l'appello di Uici e European Blind Union per non escludere le App dall'accessibilità per i non vedenti: «Usiamo gli smartphone come tutti gli altri abbiamo bisogno di accedere agli stessi contenuti online»
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Domani, venerdì 12 giugno, è il giorno fissato dai 28 ministri delle telecomunicazioni per incontrarsi a Bruxelles e discutere sulla direttiva per l’accessibilità dei siti web degli enti pubblici (qui la relazione allo stato dei lavori – in inglese).
Un incontro che suscita una certa preoccupazione da parte dei rappresentanti delle persone con disabilità visiva che in una nota scrivono: «Ci preoccupa che i governi dell'Ue siano pronti a ridurre drasticamente il campo di applicazione della proposta di direttiva»
Il fatto è che – ricorda l’Unione italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – la portata delle esclusioni in esame è ampia. «Se le proposte andranno avanti, le applicazioni (app), che oggi sono di gran lunga la modalità più comune con cui le persone accedono ai servizi e ai contenuti online, potrebbero essere escluse dal campo di applicazione» ma soprattutto «Potrebbero essere esclusi anche i documenti scaricabili e i governi stanno inoltre valutando l’esclusione di "collezioni digitali nel settore della cultura, social media e altri contenuti di terze parti incorporati nei siti web degli enti pubblici "».
L’Uici con l’Unione Europea dei Ciechi (European Blind Union – Ebu), l'organizzazione che rappresenta gli interessi di 30 milioni di cittadini europei non vedenti e ipovedenti, fa appello ai ministri affinché respingano tali proposte. «Usiamo gli smartphone come tutti gli altri, usiamo le app per accedere alle informazioni e ai servizi online. Abbiamo bisogno di accedere agli stessi contenuti online e servizi online che tutti danno per scontati» dicono con forza le due organizzazioni.
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Con la ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (Uncrpd), gli Stati membri si sono impegnati a garantire alle persone con disabilità la parità di accesso alle informazioni. L'Unione europea e la maggior parte degli Stati membri – si ricorda – hanno ratificato la Convenzione, ma le proposte che saranno discusse venerdì sono totalmente in contrasto con le disposizioni di legge vincolanti stabilite dalla Convenzione stessa.
«Sollecitiamo i ministri a riconoscere che oggi la maggior parte delle persone accedono regolarmente ai contenuti tramite dispositivi mobili e che le app stanno rapidamente diventando, per tutti, la via preferita per accedere a tali contenuti» scrivono nel loro appello Uici ed Ebu. «Le app sono il modo più semplice per accedere ai servizi e alle informazioni, anche per i non vedenti. Non possiamo accettare di rimanere esclusi dall’accesso al web a mezzo cellulare e dalle app. Sollecitiamo quindi tutti i 28 ministri che parteciperanno al Consiglio Telecomunicazioni del 12 giugno a opporsi alle limitazioni e a sostenere il nostro diritto alla parità di accesso alle informazioni e ai servizi online».