Welfare
Accuse a Castro dipendono da domanda vs Sharon
Se la giustizia belga non si farà carico della domanda contro Sharon, il procedimento di Castro non si potrebbe portare a termine
di Paolo Manzo
“La decisione sulla competenza della giustizia belga per giudicare il primo ministro israeliano, Ariel Sharon, determinerà il futuro della domanda presentata in Belgio contro il presidente cubano, Fidel Castro”. Lo ha reso noto oggi l’avvocato delle vittime.
Dopo che gli avvocati di Ariel Sharon hanno presentato ricorso contro la domanda per crimini contro l’umanità, il tribunale d’appello di Bruxelles deve decidere se la giustizia belga si può fare carico del processo.
“Se gli avvocati di Sharon vinceranno, lo Stato belga dovrà modificare la legge, il che avrà un impatto anche sulla domanda contro Fidel Castro”, ha detto all’Afp Paul Sher, l’avvocato di chi ha querelato il presidente cubano.
Un gruppo di nove cubani, sette residenti negli Stati Uniti e due in Belgio, ha presentato alla giustizia belga agli inizi di ottobre una denuncia collettiva, basandosi su una legge belga in base alla quale il leader cubano potrebbe essere condannato ad una pena compresa tra i 20 e i 30 anni.
La querela si basa sulla legge belga del 1993 e modificata nel 1999 che attribuisce competenza universale alla giustizia di questo Paese per i crimini di guerra, il genocidio e i crimini contro l’umanità, indipendentemente dal luogo in cui sono stati commessi e le nazionalità e la residenza di vittime e accusati.
Se la giustizia belga non si farà carico della domanda contro Sharon, il procedimento di Castro non si potrebbe portare a termine, malgrado la domanda sia stata accettata da un giudice di Bruxelles il giorno dopo la sua presentazione.
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