Welfare

Idea: un indice di sviluppo che non penalizzi i poveri

Lilliput propone di cambiare i parametri con cui si misura l’economia

di Gabriella Meroni

Un?idea per Porto Alegre, che è stata fatta propria anche dal Tavolo intercampagne della rete di Lilliput, è adottare un nuovo indice di benessere che sostituisca il Pil nelle valutazioni delle condizioni economiche dei Paesi del mondo. Il Pil (prodotto interno lordo), sostengono i promotori della campagna, è obsoleto e fuorviante. Non può essere considerato, da solo, un indicatore di benessere, dato che non considera tre aspetti fondamentali della vita umana rispetto alla sostenibilità (ossia la società, l?ambiente e l?economia) contribuendo così a rendere le società occidentali praticamente cieche rispetto a fondamentali bisogni umani, alle emergenze ambientali e a far assumere ai politici decisioni spesso errate.
Occorre quindi valutare, condividere e diffondere un nuovo indice di benessere (ne esiste già uno a livello di Nazioni unite, ancora poco noto) che sostituisca il Pil e permetta di rappresentare efficacemente i tre fondamentali aspetti che riguardano la vita dell?uomo. L?incontro ?Porto Alegre 2?, il cui slogan è ?Un nuovo mondo è in costruzione?, potrebbe essere il luogo più adatto per far partire un dibattito per valutare l?indicatore delle Nazioni unite e le sue varianti e quindi individuare una valida alternativa al Pil. La proposta è quindi quella di lavorare per far conoscere questi indici e per fare in modo che a Porto Alegre, nel 2002, si faccia un forum sugli indici di benessere.
Info: r.brambilla@mclink.it

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