Cultura

Giusy Versace racconta “La forza della vita”

L’atleta paralimpica vincitrice a “Ballando con le stelle” in onda da stasera su Retequattro in prima serata con “Alive”, il programma dedicato alle storie di persone sopravvissute a catastrofi o incidenti

di Marina Moioli

Un nuovo traguardo per Giusy Versace. L’atleta paralimpica che ha vinto l’autunno scorso la decima edizione di “Ballando con le stelle” torna da stasera in tv come co-conduttrice (a fianco del biologo e naturalista Vincenzo Venuto) di “Alive – la forza della vita”, il programma di Retequattro che racconta storie di persone messe alla prova da episodi tragici ma che non si sono arrese. Proprio come ha fatto lei, che ha avuto il coraggio di reagire al tragico incidente sulla Salerno-Reggio Calabria che dieci anni fa le ha portato via le gambe. Lei però non si è mai arresa: anzi il dramma è stata la spinta per rimettere in gioco tutta la sua vita, dedicata adesso allo sport, ma anche a tanti altri interessi. Presidente dal 2011 della Associazione Disabili No Limits Onlus, ha vinto nove titoli italiani e conquistato un record europeo nel 2012 e diversi record a livello nazionale

Solidarietà, capacità di reazione, forza d’animo, perdono. Il programma narra i casi della vita, tra crocevia del destino, affetti familiari messi alla prova da incidenti di varia natura e tragedie causate da incuria e calamità naturali. Se “Alive” dovesse funzionare, forse la poliedrica Giusy, autrice anche della toccante autobiografia “Con la testa e con il cuore si va ovunque” (Mondadori), potrebbe intraprendere la stessa strada dell’ex pilota di F1 Alex Zanardi. A “Vita” spiega cosa l’ha spinta ad accettare questa nuova avventura.

Dopo la vittoria a “Ballando con le stelle” aveva ricevuto molte proposte televisive, ma ha sempre rifiutato. Perché ora ha deciso di dire sì?
Perché ho trovato stimolante il fatto di poter raccontare, attraverso la voce di altri, storie di persone che come me si sono trovate in situazioni difficili ma hanno trovato la forza di andare avanti e continuare a sorridere alla vita.

Qual è il suo ruolo in “Alive – La forza della Vita”?
Sarò co-conduttrice di Vincenzo Venuto, che con grande simpatia e umiltà mi ha accolto nella sua squadra.

Che messaggio si propone di dare al pubblico?
Come dice il sottotitolo della trasmissione, l’idea è quella ripercorrere storie di dolore con risvolti positivi e quindi trasferire forza e stimoli positivi per andare avanti e non lasciarsi andare alle difficoltà che la vita ti pone.

Nella prima puntata racconta l’incidente di cui è stata protagonista…
Non è stato difficile poiché ho anche scritto un libro nel quale ne parlo con serenità e sono riuscita a dare un senso a quello che ho vissuto. È vero, è doloroso ma mi piace raccontare agli altri che la vita va affrontata in qualunque caso e che è meglio guardare il bicchiere mezzo pieno.

Qual è la storia che l’ha più emozionata tra le tante che ha scoperto con il programma?
Non c’è stata una storia in particolare ma tutte sono storie importanti, emozionanti e con le loro peculiarità. Di certo le storie di violenza sulle donne mi hanno scossa emotivamente più delle altre.

Oggi lei è un modello per tante persone: sente mai il peso della responsabilità?
Dopo “Ballando con le Stelle” ho scoperto di avere un pubblico molto giovane e, in effetti, mi sono resa conto che sono diventata un po' un punto di riferimento per tante ragazze. Questo mi fa sentire un po’ di più la responsabilità di quello che faccio.

Dopo il record stabilito poche settimane fa sui 200 metri, quali sono invece i suoi prossimi obiettivi da atleta?
Prepararmi al meglio per gli imminenti campionati italiani paralimpici in programma a Grosseto a metà giugno e poi puntare all’appuntamento clou della stagione che sono i Mondiali in Qatar di metà ottobre. Cercherò di dare il massimo.


Otto gli appuntamenti previsti di “Alive – La forza della vita”, dal 28 maggio a fine luglio in prima serata su Retequattro. Nella prima puntata Giusy Versace racconterà prima di tutto la sua storia. Poi presenterà altri casi: la storia del piccolo Manuel, sopravvissuto a sei anni alla scarica di un fulmine; la cronaca di un superstite dell'onda anomala che si è abbattuta sulla nave da crociera Louis Majesty; le testimonianze degli scampati al bus precipitato da un cavalcavia a Monteforte Irpino.

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