Economia

Confcooperative: no alla proposta fiscale di Tremonti

"sarebbe un disincentivo drastico allo sviluppo e all'occupazione", dice il Comunicato

di Redazione

Il consiglio di presidenza di Confcooperative, riunitosi con urgenza nel pomeriggio di ieri 21 novembre, ha analizzato la bozza di decreto messa a punto dal ministro Tremonti riguardante le disposizioni fiscali per le societa’ cooperative, circolata alla fine della settimana scorsa e illustrata dallo stesso ministro al presidente di Confcooperative Luigi Marino in un incontro tenutosi martedi’ 20 novembre. Il provvedimento, se venisse attuato, avrebbe come effetto la drastica riduzione delle cooperative ‘costituzionalmente riconosciute’ a una minoranza esigua sul piano numerico, sociale ed economico. Tale riduzione, peraltro, verrebbe compiuta senza seguire criteri realmente premianti della cooperazione virtuosa. Il settore che sta dando in questi anni il contributo piu’ forte alla creazione di occupazione, quello delle cooperative di produzione e lavoro, sarebbe il piu’ pesantemente colpito. L’effetto sarebbe un disincentivo drastico allo sviluppo e all’occupazione. Il consiglio di presidenza di Confcooperative conferma la piena disponibilita’ dell’organizzazione al confronto con il governo, auspicando un dialogo costruttivo che non stravolga l’equilibrio politico raggiunto in sede di approvazione dell’articolo 5 del diritto societario, e sia coerente con le dichiarazioni del presidente del Consiglio – rivolte direttamente al mondo cooperativo – di voler sostenere e promuovere l’autentica cooperazione italiana.


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