Politica

Cittadinanzattiva sbarca a Bruxelles

Per la nona Giornata Europea dei diritti del malato l'associazione lancia l'intergruppo parlamentare sulle cure frontaliere, lancia l'istituzionalizzazione della giornata a livello europeo e apre la sede europea. «C'era bisogno di una rappresentanza civica in Europa», spiega il segretario generale Gaudioso

di Lorenzo Maria Alvaro

È una giornata importante per Cittadinanzattiva. Oggi, in occasione della nona “Giornata europea dei diritti del malato” l'associazione è andata a Bruxelles per lanciare diverse novità. Ne abbiamo parlato con Il segretario generale Antonio Gaudioso

Cosa ci faceva Cittadinznattiva al gran completo a Bruxelles?
Come tutti gli anni festeggiamo “in Europa” la Giornata europea dei diritti del malato. Quest'anno però lo abbiamo fatto al Parlamento Europeo grazie al sostegno e all'invito del Movimento5stelle e dei socialisti europei. In particolare grazie all'aiuto di David Borrelli e Gianni Pittella. Un’occasione particolare anche perché abbiamo portato alcune novità

Quali?
La prima è che abbiamo lanciato un intergruppo parlamentare sulle cure transfrontaliere dei cittadini europei. A questo gruppo hanno già aderito diversi parlamentari, per ora italiani. Bisogna sottolineare che è la prima volta che ad un gruppo che si occupa di sanità partecipano gli italiani

Qual è l'obbiettivo dell'intergruppo?
Promuovere l'istituzionalizzazione della giornata europea dei diritti del malato. Vorremmo fosse fissata tutti gli anni il 18 aprile. L'altra finalità è la nascita di un gruppo che si occupi di diritti dei cittadini in sanità e non solo della sostenibilità e dell'economia sanitaria.

C'è anche un altro evento in questa giornata per Cittadinanzattiva…
Sì, inauguriamo la nostra nuova sede europea che sarà ospitata dalla Confederazione italiana dell'agricoltura in Rue Philippe Le Bon 46. Lo stesso palazzo che accoglie anche l'ufficio europeo di Legambiente. Avremo un ufficio in cui lavoreranno due persone

Perché questa decisione?
Abbiamo notato che c’è bisogno di una rappresentanza civica in Europa. Qui a Bruxelles ci sono molte lobby a livello europeo ma poche italiane. Non dimentichiamoci che a noi fanno capo anche un 80 organizzazioni federate. Da oggi qui ci sarà anche questa voce. 

 

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