Formazione

5 per mille alla scuola: «La libertà di scelta dei contribuenti va preservata»

Il portavoce del Forum del Terzo settore Pietro Barbieri: «Se sarà possibile esprimere una sola preferenza, o alla scuola, o alle onlus, verrà azzerato il meccanismo di ‘libera scelta’ proprio dello strumento del 5 per mille»

di Redazione

Disco verde, ma con riserva. È quello che arriva dal Forum del Terzo settore a proposito del 5 per mille alle scuole. «Bene l’emendamento al provvedimento sulla Buona Scuola presentato dalla relatrice Maria Coscia, e approvato dalla Commissione VI Cultura della Camera che, rispetto alla destinazione del 5 per mille alle scuole, propone l’istituzione di un fondo apposito, con dotazione di 50 milioni di euro annui a partire dal 2017. Questo significa che verranno distinti i fondi da cui attingere le risorse: per la scuola da una parte, e per il mondo del non profit e del volontariato dall’altra», ragiona il portavoce Pietro Barbieri. 

Che poi precisa: «Una buona notizia rispetto ad una misura sulla quale avevamo già espresso le nostre perplessità. Rimane tuttavia il fatto che, ad oggi, nel modello per la dichiarazione dei redditi è possibile esprimere una sola preferenza, o alla scuola, o alle onlus, azzerando così il meccanismo di ‘libera scelta’ proprio dello strumento del 5 per mille. Chiediamo politiche che restituiscano pieno senso al principio di sussidiarietà fiscale, e non forme di sostegno a politiche pubbliche». 

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.