Mondo

L’Onu denuncia la prosecuzione dei saccheggi in Congo

In un rapporto il saccheggio delle risorse tra le cause della prosecuzione del conflitto

di Redazione

Sono consistenti interessi economici che spingono alcuni Paesi ad alimentare il conflitto nella Repubblica democratica del Congo (Rdc). Lo ribadisce un rapporto preparato da un gruppo di esperti per conto delle Nazioni Unite.
Il documento – riporta l’agenzia missionaria Misna – raccomanda, fra l?altro, che venga imposta una moratoria sull?importazione di certe materie prime provenienti dall?ex Zaire, per non incentivare la prosecuzione dell?opera di saccheggio delle risorse naturali di questa Nazione.
Fra i Paesi alleati di Kinshasa, lo Zimbabwe viene indicato come quello più attivo sul fronte dello sfruttamento delle ricchezze congolesi. All?interno dello schieramento opposto, invece, si evidenziano le lucrative attività estrattive portate avanti dal Rwanda (in particolare per quanto riguarda il prezioso coltan, usato dall?industria aeronautica ed elettronica) e dall?Uganda (soprattutto in riferimento all?oro). Ma le risorse di cui viene depredata la Rdc sono anche altre: diamanti, legname pregiato, cobalto e rame. Un rapporto su questi commerci illegali era già stato presentato in aprile al Consiglio di sicurezza dell?Onu. A distanza di sette mesi la situazione non sembra affatto migliorata.

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