Mondo

La rivolta contro la prova costume

Si sono scatenate le polemiche nella metropolitana di Londra dove una pubblicità di pillole dietetiche chiede alle passanti se sono pronte per la prova costume, mostrando una magrissima modella in bikini. Le accuse all’azienda: mortificare chi non rispecchia quei canoni e incoraggiare le donne a fare la fame per raggiungere modelli di bellezza irraggiungibili

di Ottavia Spaggiari

È una vera e propria rivolta contro la prova costume, ma soprattutto contro modelli di bellezza femminile omologati e difficili da raggiungere, quella che si sta consumando a colpi di post-it e manifestazioni nella metropolitana di Londra, dove sono comparsi enormi cartelloni su cui una provocante modella sfoggia un bikini così perfetto da "sembrare" photoshoppato. Sopra di lei la scritta “Siete pronti per un corpo da spiaggia?” e di fianco le pillole dimagranti di Protein World, che dovrebbero appunto aiutare le passanti ad acquisire il girovita, l’interno coscia e l’addome (e forse anche i lunghi capelli biondi?) della suddetta modella.

“Piantatela di incoraggiare le donne a fare la fame”, “Questa propaganda per omologare i corpi delle donne non è benvenuta”, “Amate il vostro corpo per come è”, sono solo alcuni dei messaggi comparsi sui manifesti e sui post-it nella metro di Londra. Alcune normalissime ragazze si sono messe in costume, proprio di fianco alla magrissima immagine della modella e hanno twittato le proprie foto al motto di “Ogni corpo è un corpo da spiaggia”. Su Change.org è stata lanciata una petizione, chiedendo alla metropolitana di Londra di togliere la pubblicità di Protein World dagli spazi pubblici, giudicata senza mezzi termini offensiva.

Protein World si rivolge alle persone per farle persone fisicamente inferiori e vendere così il proprio prodotto,” si legge sulla pagina della campagna. “Forse non è la priorità di tutti quella di avere un “corpo da spiaggia” (tra l’altro cosa vuol dire?) e far sentire qualcuno colpevole per non aver questo tipo di priorità, mettendo in discussione le proprie scelte personali è veramente eccessibo. La funzione del corpo è ben più complicata del semplice sembrare pronti per la prova costume, qui chi sembra aver confuso le proprie priorità sembra proprio essere Protein World”.

La campagna ha già superato le 46 mila firme e, nonostante le dure repliche dell’azienda che, oltre a negare ogni accusa di sessismo, rivendica la legittimità della propria campagna a rimanere nella metro di Londra, le blogger Fiona Longmuir e Tara Costello hanno organizzato un enorme evento a Hyde Park per il 5 maggio, rivolto a uomini e donne: Taking back the beach, riprendendoci la spiaggia, per riproporre una foto/parodia della fotografia proposta da Protein World, con un mucchio di persone con corpi, forse diversi ma di sicuro pronti per andare in spiaggia.

Foto: RALF HIRSCHBERGER/AFP/Getty Images

 

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