Welfare
Bicamerale infanzia così non va. La denuncia delle associazioni
Le organizzazioni che si occupano della tutela dei minori scrivono a Renzi, Grasso e Boldrini. Lamentano «l'assenza di un interlocutore di riferimento autorevole» e ricordano che la presidente della bicamerale Michela Brambilla «detiene il triste primato di assenza dall’aula».
Hanno pazientato per mesi e mesi. Ma adesso il tempo della pazienza è finita e presa carta e penna le associazioni che si occupano dei minori hanno deciso di denunciare la mancanza di una regia politica nella gestione delle politiche minorili e l’inefficace conduzione della Commissione bicamerale per l’infanzia e l’adolescenza, presieduta dalla parlamentare Michela Brambilla.
A prendere l’iniziativa di scrivere al premier Renzi, ma anche ai presidenti dei due rami del parlamento Grasso e Boldrini sono state Associazione Agevolando, Arciragazzi , Cnca – Coordinamento Nazionale Comunità Accoglienza, Cncm – Coordinamento Nazionale Comunità per Minori, Federazione Isperantzia, Fondazione Domus De Luna, Istituto Don Calabria, Progetto Famiglia onlus, Sos Villaggi dei Bambini onlus, Terra dei Piccoli Onlus.
«Abbiamo scritto a nome di tante associazioni e coordinamenti impegnati nella tutela dei diritti dell’Infanzia e dell'adolescenza per manifestare preoccupazione e difficoltà, nella nostra quotidiana attività, derivanti dalla frammentazione nel campo delle politiche e degli interventi minorili e familiari in Italia e, soprattutto, dall’assenza di un interlocutore di riferimento autorevole», affermano i firmatari della lettera. Da notare che – ricordano le organizzazioni – non è la prima volta che viene chiesto al Governo di creare le condizioni per una regia unitaria, autorevole e competente dell’intera materia. Come non sono una novità le preoccupazioni sulla scarsa attenzione riservata alle politiche minorili. Le 87 associazioni che fanno parte del “Gruppo CRC” le riportano ormai da qualche anno anche nel Rapporto di monitoraggio della Convenzione Onu in Italia, senza però che a ciò segua alcun cambiamento.
Nella lettera appello si legge anche: «La sensazione è che la tutela e la promozione dei diritti dei minorenni non siano una priorità né un obiettivo dei ministeri competenti». E poi l’affondo sulla commissione guidata dalla Brambilla: «Emblematica poi l’inefficacia nella conduzione della Commissione parlamentare per l’Infanzia e l’adolescenza. La presidente Michela Brambilla detiene il triste primato di assenza dall’aula. Ci chiediamo se i diritti dell’infanzia ricevano un’adeguata attenzione e se il Parlamento riceva con cadenza annuale i risultati ottenuti dalle attività della Commissione. Abbiamo ed esprimiamo dubbi in tal senso». I firmatari poi ricordano che anche il Comitato Onu nelle sue Osservazioni conclusive all’Italia, ha definito la finalità di questo organismo “una buona prassi italiana”, valida ed efficace qualora sia effettivamente operativa, veda la partecipazione attiva dei suoi componenti e faciliti iniziative nel merito dei diritti delle persone di minore età che vivono in Italia.
«Cosa chiediamo?» concludono le organizzazioni che hanno sottoscritto l’appello. «Che questa situazione possa cambiare. Il Governo ci deve indicare una figura di riferimento autorevole e competente con cui interloquire sulle questioni relative alle politiche minorili, al fine di costruire un paese migliore per le nuove generazioni»
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