Famiglia

Bambini e Internet: interviene il Consiglio degli utenti

L'organismo rappresentativo delle associazioni in seno all'Authority per le comunicazioni presenta un proprio documento sul tema.

di Giampaolo Cerri

Bambini e Rete, infanzia e Internet. Il Consiglio Nazionale degli Utenti, istituito presso l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni come espressione e portavoce della cittadinanza, ha dedicato al tema un convegno, svoltosi a a Napoli nei giorni 16 e 17 novembre. Al convegno, intitolato”Minori in Internet. Doni e danni della rete”, a cui hanno partecipato esperti e associazioni, il Consiglio ha presentato anche un documento sul tema. Ve lo proponiamo. «La Convenzione dell’ONU sui diritti dell’infanzia del 1989, ratificata dall’Italia con la legge n. 176 del 27 maggio 1991, afferma che “[?] il fanciullo ha diritto alla libertà di espressione. Questo diritto comprende la libertà di ricercare, di ricevere e di divulgare informazioni e idee di ogni specie, indipendentemente dalle frontiere, sotto forma orale, scritta, stampata o artistica o con ogni altro mezzo a scelta del fanciullo [?]”. Internet appare con evidenza lo strumento più idoneo per l’esercizio di questa libertà di espressione. A questo diritto corrisponde un obbligo delle Istituzioni: “[?] Gli Stati parti riconoscono l’importante funzione svolta dai mass-media e devono assicurare che il fanciullo abbia accesso a informazioni e a programmi provenienti da diverse fonti nazionali ed internazionali, in particolare a quelli che mirano a promuovere il suo benessere sociale, spirituale e morale, nonché la sua salute fisica e mentale [?]” (art. 17). Il Consiglio Nazionale degli Utenti ritiene evidente che Internet possa assolvere all’esigenza connessa alla libertà di espressione e al diritto di informazione dei minori e all’obbligo delle Istituzioni di favorirli. Per la loro condizione, infatti, i minori hanno diritto, oltre che alla partecipazione, anche a garanzie, cui tutti sono tenuti, che consentano loro di fruire delle possibilità della rete e di non subirne i danni. Il Consiglio Nazionale degli Utenti offre così alle Istituzioni italiane ed a quelle europee un proprio contributo per l’adozione di opportune strategie e concrete politiche affinché i minori non restino utenti passivi della rete, bensì in quanto cittadini italiani, europei e del mondo, diventino essi stessi portatori di disponibilità al dialogo e di voglia di pace, che possono trasformarsi, on line, in fattori di solidarietà civile e di fraternità. 2. Alcune priorità si presentano con evidenza: 2.1 La generalizzazione dell’accesso alla rete Occorre superare l’attuale situazione nella quale la rete Internet è accessibile soltanto da una minoranza, di fatto privilegiata. È dunque necessario promuovere i diritti effettivi dei bambini e dei ragazzi e le opportune sinergie fra pubblico e privato sociale per rendere diffuso e generale l’accesso alla rete, anche al fine di avviare i giovani a un incontro e allo scambio con idee, tradizioni, culture e religioni diverse. 2.2 Il fattore formazione Una vera e diffusa alfabetizzazione informatica come condizione di sviluppo deve mirare all’arricchimento informativo e intellettuale dei minori. Va colta infatti l’opportunità di fare della rete anche un ambiente formativo aiutando i giovani a essere più sicuri e critici nell’interazione con il mezzo. 2.3 La funzione di Internet per una cultura del dialogo e della pace Attraverso Internet i bambini e i ragazzi vanno sostenuti nella loro ricerca di una consapevolezza attiva della propria e comune cittadinanza. Essi debbono poter esercitare il diritto-dovere di partecipare, anche attraverso la rete, alla crescita delle relazioni tra generazioni, tra popoli, tra culture e tra religioni. L’accesso a Internet costituisce, dunque, uno strumento per costruire una cultura della comprensione, della solidarietà e della tolleranza. 3. Il Consiglio Nazionale degli Utenti 3.1 Il Consiglio Nazionale degli Utenti muovendo anche dalle acquisizioni di questo convegno, continuerà a studiare e a seguire il “fenomeno” Internet, impegnandosi in un’azione di sostegno e di stimolo affinché la reale natura di questo strumento di comunicazione e di dialogo fra persone, famiglie, comunità, culture, religioni, popoli, istituzioni, offra anche ai più giovani tutte le sue possibilità di crescita e di sviluppo. A questi fini il Consiglio suggerisce alle varie realtà dell’associazionismo di progettare opportune iniziative di sostegno come, per esempio, l’istituzione di centri attrezzati (nella forma di “Internet meeting points”), in cui i più giovani possano fare esperienze di accesso alla rete e di navigazione, in modo non individuale ma socializzato, comunicando le loro esperienze ed uscendo dalla solitudine in cui essi si pongono di fronte al monitor. 3.2 Per una “Carta dei diritti dei bambini e dei ragazzi in rete” Il Consiglio Nazionale degli Utenti invita ad una azione che esige il coinvolgimento di tutti e la convergenza di intenti e di sforzi delle singole persone, delle formazioni sociali e delle istituzioni. Per facilitare il raggiungimento di questi obiettivi: il Consiglio Nazionale degli Utenti invita tutti gli interlocutori e ad ogni livello ad un’alleanza nel nome dei bambini e dei ragazzi sollecita la collaborazione delle diverse Istituzioni nell’ambito delle rispettive e complementari competenze promuove il dialogo con le realtà dell’associazionismo, impegnandosi in vista della predisposizione di una “Carta dei diritti dei bambini e dei ragazzi in rete”, che renda tali diritti espliciti e riconosciuti e consenta una conseguente azione comune che faccia divenire effettivo e non soltanto possibile l’esercizio dei diritti stessi. Napoli, 16 novembre 2001»


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