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Costalli: «Papa Francesco coraggioso nel condannare il genocidio armeno»

Secondo il presidente del Movimento Cristiano Lavoratori, il Santo Padre ha dimostrato che per difendere i più deboli e oppressi è pronto anche a sfidare la rivisitazione audace dei cliché che la Storia ufficiale ci vorrebbe tramandare.

di Redazione

«Parole forti e chiare, quelle del Santo Padre il quale, per la prima volta, ha riconosciuto l’eccidio armeno quale il ‘primo genocidio del XX secolo’, riferendosi al sacrificio di migliaia di armeni, e di cristiani, avvenuto 100 anni fa, e alla conseguente diaspora che ancora costituisce una delle vergogne del nostro tempo”: così Carlo Costalli, Presidente del Movimento Cristiano Lavoratori (MCL), ha commentato la dura condanna espressa da Papa Francesco nella ricorrenza del centenario dell’eccidio.

«Un Papa coraggioso – ha detto ancora Costalli –, che non ha paura di battersi in favore dei poveri, degli oppressi e dei cristiani duramente perseguitati in molte parti del mondo, anche al costo di una rivisitazione audace dei cliché che la Storia ufficiale ci vorrebbe tramandare».

Infine una battuta sulla Turchia che, per Costalli «con il suo atteggiamento inutilmente polemico e con le proteste inconsistenti e poco credibili di Erdogan, si allontana definitivamente dall’Ue. A questo punto – ha concluso il presidente del MCL – sarebbe quantomeno opportuna una presa di posizione ufficiale del nostro Governo in sostegno del Pontefice».

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