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Un piano per estirpare gli imam integralisti dal paese

Il concilio supremo dei musulmani in Kenya vuole mappare e schedare tutte le figure religiose per stanare predicatori e imam che reclutano terroristi per Al-Shabaab nelle moschee e nelle madrase.

di Martino Pillitteri

«Vogliamo sapere chi sono, scoprire il loro passato, a chi stanno insegnando, quello che insegnano e quando lo insegnano». E' la posizione assunta dal Supken, il concilio supremo dei musulmani in Kenya  riferendosi al neo programma di emergenza che prevede la imminente azione di mappatura-schedatura degli imam e dei predicatori kenioti. Un'operazione necessaria dopo la strage di studenti cristiani avvenuta alla Garissa University per opera dei terroristi legati ad Al-Shabaab. «Il programma» ha precisato Adan Wach (segretario generale di Supkem) «estirperà gli imam e i predicatori di moschee e di madrase che lavorano per reclutare terroristi per Al-Shabaab».

Attualmente, in Kenya, non ci sono sistemi ne programmi pensati e attuati per verificare se e come gli imam radicalizzano gli studenti e li spingono alla militanza. I militanti di Al-Shabaab hanno agito nel loro lavoro di indrottrinamento completamente indisturbati. 
Mohamed Mohamud Kuno, il leader di Al-Shabaab che è considerato il mastermind del massacro, dopo la laurea in ingegneria, ha lavorato come direttore di una madrassa a Garissa fino al 2007. 
Secondo la stampa Keniota, uno degli assassini responsabili del massacro, il ventiquattrenne Mohammed Abdirahim Abdullahi, si è radicalizzato frequentando la Wamy High School, un centro educativo per eccellenza, recita la mission sul sito dell'istituzione religiosa, che garantisce un'ottima educazione integrata islamica e secolare.

E per fortuna che è secolare!

Foto:Getty Images

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