Non profit

Con Fondazione Mediolanum NutriAmo il futuro

Parte la seconda edizione di NutriAmo il futuro, il bando di Fondazione Mediolanum che mette sul piatto 250mila euro da destinare ai tre progetti selezionati più votati dal pubblico.

di Lorenzo Maria Alvaro

Parte la seconda edizione di NutriAmo il futuro, il bando di Fondazione Mediolanum che  premia i progetti delle Onlus, dedicati all’alimentazione, al nutrimento e al sostentamento dei bambini, che versano in condizioni disagiate.

Nutriamo il futuro non ha limitazioni territoriali, perché come ha ricordato la stessa Sara Doris, presidente esecutivo della Fondazione (nella foto di copertina), «l’anima non ha confini, così come non ne hanno acqua e aria». La mancanza di risorse idriche ad esempio, non è un problema che colpisce unicamente una comunità locale, ma diventa un problema di tutti.

Proprio come l’anno scorso, Fondazione Mediolanum mette a disposizione 250.000 euro, distribuiti sui 3 progetti più votati: 150.000 euro al primo classificato, 70.000 euro al secondo e 30.000 euro al terzo. Se l'organizzazione non profit è stata costituita prima del 2011, ha un gestito annuo su progetti superiori a 500.000 euro e ha ottenuto – nel corso dei tre esercizi anteriori alla data di partecipazione al bando –  un rapporto tra la somma degli incassi dell’ente e la somma delle uscite di cassa per attività istituzionali non inferiore a 0.8 (80%), così come certificato dai relativi bilanci per singolo esercizio, allora è una candidata papabile. La partecipazione è completamente gratuita e avviene sul sito www.fondanzionemediolanum.it. Nella sezione Iniziative è disponiible il regolamento. 

l processo di selezione seguirà un iter di quattro fasi. La prima prevede proprio l’inserimento dei progetti di onlus interessate all’iniziativa. Dalle ore 9.00 di questa mattina al 16 aprile alle ore 18.00 potrai quindi partecipare inserendo il tuo progetto sul sito.  In un secondo momento, entro il 27 maggio 2015, verranno selezionati i 10 progetti più interessanti. Nella fase 3 avverrà la votazione online della community. Dalle ore 9.00 del 29 maggio alle ore 12.00 del 16 giugno dovrai contare su amici e sostenitori, che potranno contribuire a decretarti vincitore di uno dei 3 premi di NutriAmo il futuro. E infine, nella fase 4, entro il 17 giugno 2015 verranno proclamati i vincitori.

Il 2014
Alla presentazione del bando hanno partecipato anche le associaizoni vincitrici del 2014.

30.000 euro sono andati alla onlus NPH di Francesca Rava, che con il progetto “Haiti: pesci per nutrire, lavoro per il futuro” si aggiudica il terzo premio. L’ente no profit di Francesca Rava ha realizzato due allevamenti di tilapia, pesce tipico delle zone tropicali del Sud America e dell’Asia. Duplice è stato l’effetto di questa iniziativa che ha portato sollievo ad una Haiti già devastata dal terremoto: non solo si è creato un sistema di autosostentamento, che ha coinvolto un’intera comunità, (sono diversi gli abitanti locali impegnati ad allevare i pesci), ma grazie all’acqua “sporca” prodotta all’interno degli allevamenti, è stato creato un canale di irrigazione per portare acqua a terreni, da cui è nata una piccola foresta caraibica. Verba docent, exempla trahunt: le parole insegnano, ma gli esempi trascinano. Ed è stato proprio così, perché alcuni fondatori di enti no profit spagnole hanno replicato il progetto di Francesca Nava.

Da Haiti a Nairobi. Il secondo classificato è il progetto Ndugo Mdogo Rescue Center, di Amani for Africa, che ha ottenuto una donazione di 70.000 euro. Grazie a 3 pasti al giorno, alle cure, all’istruzione, all’assistenza sanitaria sono stati salvati dalla stratta 200 bambini. L’associazione laica fondata da padre Kizito Sesana, che in kiswahili vuol dire pace, nasce proprio per offrire un punto di riferimento non solo per i bambini, ma per le intere famiglie della baraccopoli di Nairobi.

Si rimane sempre a Nairobi, per il primo classificato. Il progetto Food for Life by Alice for Children della Onlus Twins International si è aggiudicato il premio di 150.000 euro. Proprio tra le due discariche a cielo aperto di Nairobi, opera Food For Life, che fornisce un pasto caldo ai bambini  lavoratori della discarica e nasce con lo scopo di offrire loro istruzione, inserendoli nelle scuole primarie di Korogocho e Dandora. 1.600 sono stati i piccoli salvati dalla discarica di Dandora. “Non solo cibo per i bimbi, ma anche incentivazione al microcredito nello slum”, con queste parole ha chiuso il suo intervento Diego Masi del progetto Food For Life by Alice for Children, sostenuto da tutto il web e in particolare dalla community di Radio Italia.

 

 

 

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