Welfare

Europe Without Barriers: l’Umbria si prepara

Due dei cinque progetti italiani selezionati per "Europe without barriers" sono umbri. Alla presentazione a Perugia c'erano anche i rappresentanti di Aism che coordinano il progetto per l'accessibilità, finanziato dalla Commissione europea

di Redazione

È stato presentato a fine marzo in Umbria il progetto europeo “Europe Without Barriers” nel corso di un incontro a Perugia al quale hanno partecipato accanto ai rappresentati istituzionali anche i responsabili di Aism Marco Pizzio che curato l’iniziativa e Anita Rondoni di Aism Umbria. Del resto il progetto europeo, cofinanziato dalla Commissione Europea è coordinato da Sm Italia società consortile istituita su iniziativa di Aism (Associazione Italiana Sclerosi Multipla, e dalla sua Fondazione che lavorerà insieme ad altri cinque partner: Accessible Poland Tour (Polonia); Comune di Riccia (Campobasso); Centro Servizi Foligno, Enat (European Network for Accessible Tourism, Belgio), Christravel (Danimarca) e con il patrocinio del Comune di Lucignano (AR) A Lucignano del resto ha sede il Centro vacanze “I Girasoli” di Aism, struttura totalmente accessibile alle persone con Sm e con disabilità (nella foto di apertura).

«L’attuazione di politiche e di azioni finalizzate a favorire un turismo accessibile danno la misura del livello di civiltà di una comunità»: lo ha affermato l’assessore regionale umbro al Turismo, Fabrizio Bracco, nel suo intervento. Tra i presenti anche l’assessore al turismo del Comune di Foligno, Giovanni Patriarchi; Mirko Speziali della Cooperativa Centro Servizi Foligno “Umbriaccessibile”, Louis Montagnoli della Comunità Montana “Accesstour”, Mario Tosti dell’associazione Pantera “Zero Barriere”, Davide Ficola referente per il Seu del Turismo accessibile nella nuova programmazione.

In Umbria l'obiettivo generale del progetto "Europe without barriers" (Ewb) per un turismo accessibile, prevede la creazione a Perugia, Assisi e Foligno, di una rete di organizzazioni in grado di progettare, implementare e promuovere itinerari accessibili per tutti, considerando i bisogni delle persone con esigenze specifiche di accesso.
«In pratica abbiamo puntato alla progettazione e realizzazione di nuovi pacchetti di destinazioni accessibili e alla programmazione di un tour organizzato. Saranno quindi individuati nuovi itinerari accessibili a tutti, considerando ogni destinazione parte di un puzzle, in modo che ogni pacchetto possa essere sia acquistato separatamente che come parte di un intero itinerario», ha spiegato Mirko Speziali della Cooperativa Centro Servizi Foligno “Umbriaccessibile”.

«Eliminare le barriere architettoniche va a vantaggio di tutta la comunità che tende ad avere al suo interno una percentuale molto elevata di anziani, che è in aumento», ha riferito Marco Pizzio di Aism. «Di conseguenza, il nostro progetto vuole creare un modello da riproporre anche in altri territori». Pizzio ha posto l’accento sulla necessità per chi viaggia di poter fruire di alloggi con camere e aree accessibili e non solo di hotel con poche camere in un contesto che non è accessibile. È fondamentale per i turisti, trovare una realtà dove tutto è accessibile a partire dai servizi, dagli ascensori, sala colazione, zona relax, ristoranti, con personale opportunamente formato ed informato, dal momento che le persone con disabilità hanno bisogno di speciali attenzioni. Il pacchetto turistico dovrà includere ovviamente, la proposta di attività ed escursioni nei dintorni, in quanto il concetto di una vacanza accessibile non dovrebbe riguardare una struttura dove dentro tutto è accessibile, ma tutto un contesto ambientale arricchito da proposte.

«I progetti italiani selezionati a livello europeo sono cinque», ha detto l’assessore Bracco. «Di questi due sono stati presentati dall’Umbria. Ciò mi rende orgoglioso, perché questo risultato rappresenta in modo chiaro l’attenzione della nostra regione verso questi temi centrali che presuppongono, per la loro attuazione, una vera rivoluzione culturale». L’assessore ha anche invitato a cogliere la sollecitazione «che ci è arrivata da Anita Rondoni di Aism Umbria, e cioè che “siamo tutti uguali nella nostra diversità”. La Regione ha avvertito da tempo questa esigenza che è anche una necessità, visto il territorio regionale per le sue caratteristiche intrinseche, soprattutto nei centri storici, presenta delle difficoltà che non favoriscono un turismo accessibile».
L’assessore Bracco ha poi concluso evidenziando come per una regione come l'Umbria «che vuole fare del turismo un asse di sviluppo, il turismo accessibile rientra tra gli aspetti fondamentali da curare per conquistare nuovi spazi, con un risvolto economico importante».


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