Welfare
Aumentano gli atti discriminatori nel mondo del lavoro
È quanto emerge dai dati presentati oggi durante l’incontro “Il lavoro che include” organizzato da Fondazione Sodalitas, Unar, Fondazione Adecco per le pari opportunità e People
L’incontro rientra nell’ambito del progetto Diversitalavoro – di cui sono partner Fondazione Sodalitas, Unar, Fondazione Adecco per le pari opportunità, People – che dal 2007 facilita l’accesso di persone con disabilità, di origine straniera, transgender nel mondo del lavoro. I risultati presentati oggi sono stati elaborati da UNAR – ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, su dati Iref-ACLI. Hanno partecipato, Marco Buemi per UNAR, Alessandro Radice di Fondazione Sodalitas e Laura Ciardiello per Fondazione Adecco per le Pari Opportunità.
Nel 2014 le denunce di atti discriminatori riconducibili al lavoro sono state 252. Quasi il 20% del totale degli atti discriminatori che sono stati 1.337 . Nel 2013, la percentuale degli atti discriminatori a causa di lavoro si attestava al 16%.
Il principale momento in cui si verificano gli atti discriminatori riconducibili al lavoro è l’accesso all’occupazione. Accade, infatti, nel 79,7% dei casi, mentre nel 2013 era il 71,9%.
Il 42,6% delle vittime ha un’età che va dai 45 ai 54 anni.
Quest’ultimo dato se letto insieme a quello precedente relativo alle discriminazioni relative all’accesso all’occupazione, fa emergere questo dato: gli over 45 sono discriminati all’accesso al lavoro. Fra questi le maggiori difficoltà di ricollocamento sono vissute dai maschi, 54,3%.
Rispetto agli anni scorsi, risultano più frequenti gli episodi di discriminazione riconducibili all’etnia: 53,6%, mentre nel 2013 la percentuale non raggiungeva il 40% , esattamente era il 37,7%.
Gli episodi continuano a essere segnalati dalla vittime. Crescono le segnalazioni provenienti dalle associazioni: 27,4% contro il 18,4% e dai testimoni 26,6% contro il 21,2%.
Le vittime delle discriminazioni segnalate sono nel 79% dei casi stranieri, una vittima su 5 è invece nata in Italia.
Ogni anno Diversitalavoro assegna il Diversity&Inclusion Award alle aziende che si sono distinte per una fattiva partecipazione al programma. L’Oscar 2015 è stato vinto da Banca Popolare di Milano, American Express, Intesa San Paolo.
Per Banca Popolare di Milano ha ritirato l’Award, Daniela Arghetti (Risorse umane e Welfare, nella foto il momento della premiazione): «Seguiamo Diversitalavoro dal 2013 – ha detto a VITA – e grazie al progetto, in Banca Popolare di Milano sono transitate ben 8 persone rappresentative del target del progetto».
«Dopo quasi tre anni di esperienza possiamo dire che è molto positivo il bilancio – ha aggiunto Arghetti – . Il clima aziendale è stato decisamente arricchito dall’apporto di queste persone che si sono rivelate delle risorse. Per noi non ci sono mansioni per, ma ci sono mansioni, punto. Se la persona possiede gli skills corrispondenti, non c’è mansione che non possa essere svolta. In certi casi bastano semplici accorgimenti».
CHI E' Diversitalavoro, nato nel 2007, è il programma che vuole facilitare l’accesso al mercato del lavoro a persone con disabilità, appartenenti a categorie protette, di origine straniera e trans gender, coinvolgendo imprese e istituzioni. Diversitallavoro ogni anno organizza il Career Forum delle pari opportunità, il matching fra aziende e persone in cerca di lavoro. Nel 2014 si sono tenuti ben 4 Carrer Forum – a Napoli, Milano, Roma e Catania – dove sono stati oltre 1200 i candidati che hanno sostenuto colloqui con 41 aziende.
Nel 2015 si è già svolto un Carree Forum, per la prima volta a Padova, dove 54 persone hanno incontrato 6 imprese: Allianz, Apple, Intesa San Paolo, QVC, Sky, UniCredit.
Dopo Padova sarà la volta di Varese, il 21 maggio, poiché Diversitalavoro sta facendo conoscere le sue potenzialità al sistema delle PMI.
L’appuntamento a Milano sarà il 3 e 4 giugno. Una data importante che si colloca durante il periodo EXPO 2015.
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