Welfare
Pedalare per accendere il blu
Energiadi e Fondazione ARES (Autismo, Ricerca E Sviluppo) insieme per la Giornata Mondiale della Consapevolezza sull'Autismo. Il 28 marzo si può pedalare con Energiadi e l'energia prodotta servirà per colorare di blu gli edifici come vuole la tradizione della Giornata Mondiale
Il progetto Energiadi è pronto a ripartire portando con sé una grande novità: aderisce all’iniziativa della Fondazione ARES (Autismo, Ricerca E Sviluppo) per celebrare insieme la Giornata Mondiale della Consapevolezza sull'Autismo, giornata voluta dall’Onu con risoluzione 62/139 del 2007 in cui, in tutto il mondo accende di blu i monumenti più significativi, dando vita alla campagna “Light it up blu”.
La giornata mondiale dell’Autismo in Ticino giunge quest’anno alla sua 3a edizione. Per l’occasione la Fondazione ARES, in collaborazione con l’associazione delle famiglie “asi”, organizzerà incontri dal contenuto scientifico, interventi culturali e un’iniziativa che coinvolgerà tutta la popolazione, chiamata ad offrire la propria energia a sostegno dell’Autismo.
Sabato prossimo 28 marzo, infatti, la piazza principale di Lugano (Piazza della Riforma) si trasformerà in un grande “accumulatore di energia” che verrà poi utilizzata in serata per illuminare di blu il municipio della città. “Pedala anche tu per accendere il Blu”: questo lo slogan che auspichiamo possa richiamare tanti amici, famiglie, sportivi e non, sia della Svizzera sia dei territori italiani limitrofi, ad offrire la propria pedalata. Le scuole di Milano ci saranno: il loro contributo verrà “raccolto” durante le settimane che precederanno il 28 marzo, durante gli appuntamenti delle Energiadi.
Per prenotare la pedalata a Lugano http://pedala-anche-tu-per-accendere-il-blu.eventbrite.it
Per conoscere il programma della giornata www.fondazioneares.com
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.