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Donne: 10 cose da sapere (e fare) per contribuire all’uguaglianza

Festa della donna e poi? Ecco un kit in dieci punti per riassumere alcuni dei dati e delle informazioni più importanti da ricordare dopo questo 8 marzo, perché tutti possano attivarsi e contribuire all’uguaglianza tutto l’anno

di Ottavia Spaggiari

Parecchie belle iniziative, dati importanti e tante belle parole sono state condivise sul tema dell’uguaglianza di genere, così tante da rischiare di perdersi informazioni importanti e finire per sentirsi impotenti. Ecco 10 cose da ricordare (e fare) tutto l’anno per contribuire all’uguaglianza e alle pari opportunità

  1. Per le donne tra i 15 e i 44 anni il rischio maggiore è rappresentato dalla violenza fisica e sessuale. Secondo l’ONU, il rischio di essere vittime di abusi è superiore a quello di essere coinvolte in un incidente stradale e ammalarsi di cancro. Le Nazioni Unite hanno redatto una lista di suggerimenti e indicazioni per ridurre la violenza e attivarsi in prima persona. Qui tutte le informazioni .
  2. Le donne rappresentano solo il 22% dei parlamentari in tutto il mondo. Il doppio rispetto al 1995 ma ancora troppo poco. Dopotutto, come ci si può aspettare di ottenere politiche eque se si è così poco rappresentate nei governi? Sono diverse le organizzazioni che lavorano per promuovere la leadership femminile, in Europa la più celebre è il Global Girls Fund, nato in collaborazione con l’associazione Girl Guides and Girl Scouts.
  3. Si calcola che entro il 2018 vi saranno circa 1.4 milioni di posizioni nell’industria tecnologica, al momento però le donne non ricoprono nemmeno il 30% della forza lavoro in questo settore. Facile capire come, per raggiungere davvero l’uguaglianza, sia necessario puntare sull’ingresso delle donne anche in questo settore. Sono diverse le iniziative che fanno formazione a bambine e ragazze per incoraggiarle a scegliere una carriera scientifica. Le più importanti in Europa: Girls Who Code e Bridging the Gender Gap and the Digital Divide Worldwide.
  4. Ancora oggi le donne guadagnano in media il 30% in meno di quello che guadagna un uomo nella stessa posizione. La Commissione Europea ha pubblicato un nuovo Eurobarometro aggiornato sul tema, offrendo anche una serie di strumenti per ONG e aziende per affrontare il divario di retribuzioni.
  5. Il 60% dei laureati dalle università in Europa, sono ragazze, eppure le donne sono solo il 17.8% dei membri dei consigli di amministrazione delle grandi aziende europee. Al momento il Consiglio d’Europa sta discutendo una direttiva per inserire le quote rosa nei CDA delle grandi società.
  6. Le soldatesse dell’esercito americano impegnate nelle operazioni in Iraq e Afghanistan hanno più probabilità di essere stuprate da un commilitone che di essere uccise dal nemico. Qui tutte le informazioni.
  7. 4 su 5 vittime del traffico di esseri umani sono ragazze. Sono diverse le organizzazioni che si occupano di tratta in Europa. La più importante è il Malala Fund, la fondazione del Premio Nobel per la Pace, Malala Yousafzai, che aiuta le ragazze ad uscire dal ciclo sfruttamento e tornare a scuola.
  8. Nel mondo 62 milioni di bambine non hanno diritto all’istruzione #upforschool è la campagna delle Nazioni Unite per sensibilizzare i governi alla promozione dell’educazione scolastica tra le bambine e le ragazze. Puoi firmare la petizione qui.
  9. Ogni anno 15 milioni di ragazze e bambine sono costrette al matrimonio. Sono diverse le organizzazioni internazionali che lavorano per fermare questo fenomeno e assicurare un’infanzia e un’adolescenza sicure alle minori nei Paesi in via di sviluppo dove è diffusa questa usanza. Tra le iniziative più diffuse, Girls Not Brides, la campagna che riunisce oltre 400 ONG in oltre 60 Paesi per fermare il fenomeno delle spose bambine.
  10. Si calcola che oggi siano circa 125 milioni le vittime di mutilazione genitale femminile, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, un atto riconosciuto come violazione dei diritti umani. Equality Now è tra le organizzazioni più impegnate a livello globale nella lotta alla mutilazione genitale femminile e, più in generale, ai temi relativi all’uguaglianza di genere.

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