Sostenibilità

Energia: l’eolico in Italia fa volare il settore

L'energia del vento ha raggiunto in Italia i 400 Mw di produzione. Entro il 2010 sarà possibile raggiungere il traguardo dei 60.000 Mw

di Gabriella Meroni

L’eolico è il settore a crescita più rapida nel mercato dell’energia, con un incremento annuo superiore al 40%. L’energia eolica ha raggiunto in Germania (Paese leader mondiale) un volume d’affari annuo di circa due miliardi di Euro (4.000 miliardi di lire). Secondo i dati di Legambiente, la Spagna è al secondo posto, con circa 1 miliardo di Euro e 2.500 megawatt installati. L’Italia è al sesto posto, con circa 400 Mw. Nel mondo girano quindi sempre più pale, quelle dei moderni aerogeneratori, tanto che alla fine del 2001 saranno funzionanti impianti eolici per oltre 20.000 megawatt di potenza installata. Entro il 2010 sarà possibile raggiungere il traguardo dei 60.000 Mw. Evidenti i vantaggi ambientali: ogni anno, grazie ad una produzione di circa 4 milioni di megawattora viene risparmiata l’immissione in atmosfera di circa 17 milioni di tonnellate di anidride carbonica, 45.600 di ossidi d’ azoto e 33.600 di anidride solforosa. In altri termini, un solo aerogeratore da 1 megawatt occupa poche decine di metri quadrati di terreno, ma risparmia una quantità di anidride carbonica pari a quella che può essere assorbita da 155 ettari di bosco o 46.000 alberi ad alto fusto. Secondo Legambiente, non è vero che l’eolico costa di piu’: in buone condizioni di vento un aerogeneratore produce 1 kwh di energia elettrica a meno di 60 lire, che è il costo medio di produzione delle centrali a gas. A questo si aggiunga che le centrali alimentate con i tradizionali combustibili fossili non comprendono nei loro bilanci le spese relative ai danni sanitari sulle comunità locali ne’ quelli ambientali prodotti a livello globale. E’ dunque possibile, secondo Legambiente, puntare più decisamente su questa fonte di energia in Italia. Lo scenario proposto dall’associazione prevede che il contributo dell’eolico alla produzione elettrica nazionale passi dall’attuale 0,1% ad oltre il 20%. Per questo serviranno 15.000 nuovi aerogeneratori che, distribuiti in maniera intelligente, avrebbero una densità di quasi 100 volte inferiore a quella dei tralicci di media ed alta tensione, che in Italia superano il milione di unità. Quanto ai costi di installazione delle centrali eoliche, rileva Legambiente, ”è vero che sono quasi il doppio rispetto a quelle termiche (circa 1,5 miliardi di lire per Mw installato), ma non si può trascurare il fatto che il costo del carburante bruciato in un anno da una centrale termica è all’incirca pari alle spese di costruzione della centrale stessa. Un aerogeneratore invece, una volta costruito, produce elettricità per 20 anni senza altre spese che quelle relative alla manutenzione”.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA