Mondo
Parlano i volontari liberati dalle prigioni talibane
L'agenzia Reuters ha intervistato in Pakistan gli otto operatori umanitari liberati dai soldati americani
di A. Capannini
«E’ stato un miracolo». Così Georg Taubmann, uno degli otto operatori umanitari catturati e condannati a morte dai talebani il 5 agosto scorso con l’accusa di fare proselitiosmo in Afhanistan ha commentato all’agenzia di stampa Reuters la sua liberazione. Taubmann ha parlato a nome degli 8 volontari – quattro tedeschi, due americani e due australiani- raccontando che i talebani li avevano costretti a seguirli durante la fuga da Kabul su cui stava marciando l’Alleanza del Nord. «Ci hanno portato in una prigione a Ghazni, a circa 80 chilometri da Kabul, e lì abbiamo sentito forti bombardamenti». Poco dopo soldati armati sono entrati nella prigione e li hanno liberati. Un elicottero delle forze speciali americane li ha quindi trasportati nella base militare di Chaklala a Islamabad, Pakistan.
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