Welfare

La piattaforma Eurmed: una risposta alla crisi sanitaria

La povertà e le diseguaglianze sono in crescita in Europa. L'ultimo rapporto di Caritas Europe denuncia che soprattutto nei sette paesi deboli cresce il numero di chi rinuncia alle cure. Per offrire alle onlus farmaci per gli indigenti Banco Farmaceutico, Action Medeor e Ihp hanno dato vita a Eurmed

di Antonietta Nembri

I dati del terzo rapporto Caritas denunciano gli effetti ancora persistenti della crisi soprattutto nei sette paesi caso-studio (Cipro, Grecia, Irlanda, Italia, Portogallo, Romania e Spagna) dove la disoccupazione (16,9%) è molto superiore alla media europea che registra un 10,8%. Particolarmente grave la situazione in Grecia (27,3%) e in Italia dove ci si trova davanti sì a una media generale della disoccupazione più bassa dei sette paesi studio (12,2%) ma con un record europeo di disoccupazione giovanile (40% tra i 15 e i 24 anni).

Uno dei dati più preoccupanti è quello dei Neet che nella Ue a 28 ha un tasso del 13%, nei sette paesi più deboli sale al 18,1% e in questo campo l’Italia vanta il triste primato dei giovani che non studiano, non lavorano e non son impegnati in attività di formazione.

Nel campo della povertà e dell’esclusione sociale l’Europa è sempre più a due velocità denuncia Caritas Europa con un europeo su quattro a rischio povertà.

Nel rapporto inoltre si sottolinea come «Numerose situazioni di povertà o di esclusione sociale sono state provocate o aggravate dalle politiche di austerity messe in atto dai governi nazionali, in risposta alle richieste di contenimento della spesa pubblica sollecitate dall’Unione Europea. I tagli subiti nei servizi pubblici hanno pesato maggiormente sulla popolazione a rischio di povertà, priva delle risorse necessarie per compensare tali riduzioni di spesa» Secondo le testimonianze delle Caritas nazionali raccolte nel Rapporto sull’entità e gli effetti dei tagli emerge che «nel settore dell’assistenza socio‐sanitaria, dal 2012 al 2013, vi è stato un forte declino della spesa sanitaria procapite, soprattutto in Grecia (‐11,1%) e in Irlanda (‐6,6%). In Italia la riduzione è stata pari allo 0,4%. Aumenta il numero di cittadini europei che rinunciano a cure mediche essenziali, a causa della necessità di partecipare economicamente alla spesa (22,8% in media nei sette paesi caso‐studio)».  Si tratta di un fenomeno che – si osserva – si riflette nella domanda sociale che giunge alle Caritas: nel corso del 2013, in Italia, il 10,5% degli utenti dei Centri di Ascolto ha richiesto una prestazione assistenziale di tipo sanitario, altrimenti erogabile dal servizio pubblico (+6% rispetto all’anno precedente).

E proprio per rispondere a questa emergenza che vede sempre più cittadini europei non più nelle condizioni di curarsi adeguatamente la piattaforma europea Eurmed, nata l’anno scorso grazie alla collaborazione tra Action Medeor (Germania), IHP (Inghilterra) e la Fondazione Banco Farmaceutico (BF Italia), metteranno a disposizione delle onlus europee che operano per la cura dei più indigenti quasi 5 milioni di farmaci.
Come spiega una nota di Banco Farmaceutico questa azione sarà resa possibile «grazie a un innovativo sistema che garantirà alle azienda farmaceutiche di monitorare in tempo reale la destinazione di ogni farmaco donato. Il progetto ha potuto concretizzarsi grazie al filo conduttore che lega le tre realtà».

«Abbiamo creduto nel progetto Eurmed che alla luce dei dati della Caritas diventa quanto mai attuale» spiega Paolo Gardnik, presidente del Banco Farmaceutico. «Contrastare la povertà in ogni sua declinazione, soprattutto quella sanitaria, è la mission della piattaforma di cui facciamo parte».

Action Medeor, IHP e Banco Farmaceutico, rispettivamente referenti nazionali per la donazione di farmaci in Germania, Regno Unito e Italia, condividono, infatti, una visione comune per servire il settore sanitario in tutta Europa ed utilizzano il medesimo meccanismo per la donazione di medicinali. In particolare Action Medeor ed IHP si occupano di contesti di emergenza sanitaria e di progetti di soccorso in tutto il mondo. Banco Farmaceutico è presente in Italia, Spagna e Portogallo con un impegno contro la povertà sanitaria.
«Alla luce della crisi economica e sociale che colpisce tutta l’Europa occorre sempre di più fare rete per essere più efficaci nel dare risposta a chi si trova in stato di disagio», conclude Gradnik.

Foto Getty Images


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