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Con un sms Ciai continua la lotta alla malnutrizione

Fino al 4 marzo attivo il numero 45505 per la campagna "Non ha voce. Ma ha fame" che ha l'obiettivo di realizzare un Centro nutrizionale in Costa d'Avorio e salvare 500 bambini sotto i cinque anni. Diverse le iniziative anche social con l'hashtag #dicoNOallafame

di Antonietta Nembri

Realizzare un Centro nutrizionale pubblico in cui sconfiggere la malnutrizione in Costa d’Avorio. È questo uno degli obiettivi della nuova campagna solidale di Ciai dal titolo “Non ha voce. Ma ha fame”. Sono 500 i bambini al di sotto dei 5 anni del distretto di Alépé, in condizioni critiche che beneficeranno del programma della ong anche grazie alla raccolta fondi, attraverso il numero solidale 45505.

Non è la prima volta che Ciai dedica alla lotta alla malnutrizione una campagna: lo aveva fatto due anni fa e proprio i buoni risultati ottenuti durante la campagna del 2013 hanno spinto a un incremento del progetto che si muove su diversi assi di intervento. «Come Ciai siamo presenti in Costa d’Avorio dal 1995 e operiamo attraverso dei partner locali grazie ad accordi su progetti costruendo delle reti», spiega Camilla D’Alessandro, responsabile Africa per l’ong. D’Alessandro nel descrivere la situazione della Costa d’Avorio ne sottolinea le molte contraddizioni: la grande ricchezza in materie prime (Coltan, diamanti…) un territorio particolarmente fertile cui fa da contraltare una scarsa educazione alimentare, il perdurare di credenze che portano per esempio a non dare uova ai bambini per paura che da grandi diventino ladri e a volte l’incapacità delle stesse madri di riconoscere i sintomi della malnutrizione. «Cerchiamo di generare cambiamento attraverso le donne e i bambini e questo ha un effetto moltiplicatore del nostro intervento».

Grazie alla campagna contraddistinta dall’hasthtag #dicoNOallafame, che durerà fino al 4 marzo, saranno coinvolte nel progetto cento donne che riceveranno un sostegno per avviare attività agropastorali.

Nei cinque villaggi coinvolti si lotterà contro la malnutrizione con il coinvolgimento delle stesse mamme riunite in Farn (Foyer d’apprentissage et de rehabilitation nutritionelle) che hanno il compito di assistere i bambini malnutriti e migliorarne l’alimentazione. Con la campagna del 2013 erano già state attivate delle Farn in cui le mamme hanno imparato a preparare una dieta equilibrata per far uscire i propri figli dallo stato di malnutrizione.

L’effetto moltiplicatore del progetto Ciai di cui parla Camilla D’Alessandro porterà al coinvolgimento di circa 5mila persone: grazie ai progetti agropastorali gestiti da associazioni composte da donne il ricavato delle colture e dell’allevamento andrà in parte al sostegno delle Farn per la cura dei bambini malnutriti, una parte per il mantenimento delle stesse attività agricole e infine una parte per incrementare il reddito delle donne direttamente impegnate nel lavoro.

Una ricaduta della campagna è rivolta anche ai bambini italiani per educarli a una maggiore responsabilità verso il cibo grazie a una serie di azioni che rientrano anche nel quadro delle iniziative di Expo Milano 2015. Tra queste uno showcooking in programma il 28 febbraio all’Ipercoop di piazzale Lodi a Milano con Maria Amelia Monti e lo chef Massimo Meloni.
Non mancherà anche quest’anno a fianco di Ciai Giole Dix, storico amico dell’ong che è il protagonista degli spot.

Il valore della donazione per ciascun Sms al numereo 45505 inviato da cellulari Tim, Vodafone, Wind, 3, PosteMobile, CoopVoce sarà di 2 euro.
Sarà di 2 euro anche per ciascuna chiamata fatta allo stesso numero da rete fissa Vodafone, TeleTu e Twt e di 2 o 5 euro per ciascuna chiamata fatta allo stesso numero da rete fissa Telecom Italia e Fastweb.