Mondo

Bello e anchorman, e le sue balle dal sapor mediorientale

La lettura araba sulla vicenda del giornalista Brian Williams sospeso dalla Nbc news per la falsa storia dei lanciarazzi mentre era a bordo di un elicottero in Iraq.

di Martino Pillitteri

«Il medio oriente è un luogo dove i soldati americani guadagnano  i loro gradi e, se tornano vivi in patria, diventano anche delle stelle. Questo vale anche per i giornalisti che si sono avventurati embedded sui carri armanti e sugli elicotteri con i marines per raccontare “Live” la guerra in Iraq. Un atto di eroismo conseguito  in un paese medio orientale sul tuo cv, è  garanzia del successo professionale, consolidazione del tuo brand. In un’era dove i protagonisti dell’informazione sono più brand che giornalisti» sostiene Khaled  Beydoun, professore di legge alla Barry University Dwayne «fabbricare una storia memorabile in quel d’Arabia e farla franca, aumenta il cachet e rinforza il posizionamento professionale».

La stoccata è diretta a Brian Williams, anchor di punta della Nbc news, che ieri è stato sospeso per sei mesi senza stipendio per aver raccontato, durante un newscast del 30 gennaio del 2003, di essersi trovato sotto il tiro di un lanciarazzi mentre era a bordo di un elicottero in Iraq. Una balla da lui stesso ammessa qualche giorno fa dopo la pubblica ricostruzione fatta dai marines che avevano accompagnato Williams nel suo tour iracheno.  

«Il noto giornalista», sostiene il professor Beyoun dal sito di Al-Jazeera, «non ha mentito; ha romanticizzato. Il Medio Oriente è una regione in cui la fantasia batte i fatti. Il mondo arabo è più di una semplice denominazione geografica;  è un barometro normativo e di civilizzazione di ciò che l'Occidente è, e ciò che non è. Il Medio Oriente è l'antitesi della civiltà americana. La lettura che si fa di esso è più un prodotto della fantasia che dell’obiettività.  E’ il posto dove fiorisce la creatività e dove la fiction è incisa nella storia e nella narrazione delle notizie. Gli gli atti di eroismo compiuti dentro i suoi confini sono considerati di primissimo ordine. Da Lawrence d'Arabia ad American Spiper,  quelli che riescono a domare i selvaggi che ci abitano, saranno per sempre immortalati».

Una teoria che richiama all’Orientalismo di Edward Said, secondo cui la lettura del medio oriente e dei suoi popoli da parte del giornalismo moderno non è diverso dalle rappresentanze in voga nell’era coloniale: nei servizi e nelle rappresentazioni fotografiche, l’arabo è sempre mostrato secondo la logica dei grandi numeri, un ammasso di gente senza individualità, senza caratteristiche personali, senza una biografia, senza esperienze. Quello che emerge sono la rabbia di massa e atti irrazionali.

«Le bugie di Williams» sostiene Beydoun,  «sono originate  in una regione dove uomini e donne non hanno nomi ne volti distinguibili. Uno spazio dove la fantasia e la finzione non sono solo la norma,  ma sono stati i principi guida che hanno dettato la ricostruzione della storia della regione e la moderna narrazione mediatica degli eventi. 
Williams ha mentito. Ma la sua balla non è stata un’aberrazione. Piuttosto, ha continuato una venerabile tradizione di fantasia e falsità»

Lo scorso dicembre, William aveva rinnovato il suo contratto con la Nbc per 10 milioni di dollari all’anno.

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