Volontariato
Australia, al via rimpatri forzati di profughi
È solo l'ultimo di una serie di atti anti immigrati in corso nel Paese per decisione del governo
Le autorità australiane hanno rimpatriato oggi 37 clandestini provenienti dallo Sri Lanka, molti dei quali, secondo quanto ha riferito un funzionario, si erano avventurati in una traversata in barca attraverso l’Oceano Indiano per entrare nel paese illegalmente. I clandestini sono stati condotti in patria con un volo charter da Camberra che negli ultimi mesi ha dovuto sopportare un’ondata crescente di profughi arrivati per mare, i cosiddetti “Boat people”.
“E’ la pima volta che alcuni cittadini dello Sri Lanka vengono rimpatriati con un volo charter”, ha riferito il portavoce dell’Alta Commissione.
I funzionari hanno spiegato che 33 dei richiedenti asilo avevano usato barche da pesca per approdare nelle Isole Coco, un territorio lontano dell’Australia, distante dallo Sri Lanka 3000 chilometri. Non hanno fornito notizie su quanto lungo possa essere stato il loro viaggio e su come gli quattro clandestini siano entrati in Australia. I sei membri dell’equipaggio, ha riferito l’Alta Commissione, sono stati portati in Australia dove sconteranno 20 anni di prigione e pagheranno una multa di 220 mila dollari australiani (114 mila dollari).
La decisione australiana di non consentire l’approdo di profughi è diventata chiara ad agosto quando il Governo aveva negato il permesso di approdare ad una nave norvegese con 400 richiedenti asilo prevalentemente afghani, salvati mentre affondavano su un traghetto indonesiano.
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