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Armi nucleari: accordo Bush-Putin per ridurle?

I due presidenti starebbero per firmare un accordo per ridurre il proprio arsenale di armi atomiche

di Gabriella Meroni

Il presidente degli Stati Uniti George W. Bush comunicherà al leader russo Vladimir Putin che Washington è pronta a ridurre il proprio arsenale nucleare di due terzi o anche di più. Lo hanno anticipato alla Cnn fonti dell’amministrazione americana secondo le quali Bush si attende che Putin acconsenta a tagli della stessa portata nell’arsenale nucleare russo.

Negli ambienti governativi Usa si minimizzano le divergenze sul trattato sui missili balistici (Abm) del 1972, messo in discussione dal progetto di difesa antimissile americano, e non si esclude la possibilità che alla fine si arrivi a un’intesa anche su questo fronte. Lunedì Bush ha parlato di una ridefinizione complessiva dei rapporti con Mosca affermando che lui e Putin stanno per creare una nuova relazione che “sopravviverà alle rispettive presidenze”. In un’intervista con i giornalisti russi, il presidente americano ha parlato di una nuova cooperazione nell’economia e nella sicurezza, di un significativo mutamento anche nel rapporto tra la Russia e la Nato.

Bush ha poi anticipato che farà un annuncio riguardo al disarmo nucleare, anche se Putin non fosse disposto a fare altrettanto. Del resto, il capo della Casa Bianca si era impegnato già in campagna elettorale a tagli unilaterali. Al momento gli Stati Uniti hanno circa 7.000 testate. Due esponenti di Washington hanno detto che il nuovo obiettivo di Bush è “nel raggio delle 2.000”. Un’altra fonte ha aggiunto che forse il presidente potrebbe andare anche un po’ oltre. Secondo le stime degli esperti dell’amministrazione, per mantenere un deterrente nucleare credibile servono dalle 1.750 alle 2.250 testate.

Dal canto suo, Putin spera di ottenere dal disarmo nucleare consistenti risparmi di spesa. In passato il presidente russo ha parlato di 2.000 testate a lunga gittata. In ogni caso, secondo le fonti di Washington, il capo del Cremlino dovrebbe annunciare in questi giorni l’intenzione di effettuare tagli consistenti.

Quanto all’Abm, di recente Putin ha molto ammorbidito la sua posizione e ha accennato alla possibilità di un’intesa. Secondo un esponente americano esiste la possibilità che “concordino di non concordare, almeno per il momento”, con il tacito accordo che se alla fine Bush denuncerà il trattato “Putin dovrà dire cose durissime ma sempre in un contesto di amicizia, non di scontro”. (Cnn)

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