Nigeriano il nuovo presidente di WWF international

Emeka Anyaoku è il nuovo Presidente del WWF Internazionale. Ne dà notizia la sezione italiana dell’associazione ambientalista che precisa: Anyaoku, di nazionalità nigeriana e già Segretario Generale del Commonwealth per due mandati consecutivi dal 1999 al 2000, e’ stato eletto ‘Presidente Board del WWF Internazionale’ nel corso della sua Conferenza Annuale 2001 in corso a Miami, in Florida. Entrerà in carica ufficialmente nel gennaio 2002. ”L’aumento della distruzione dell’ambiente e dello squilibrio nell’utilizzo delle risorse tra i paesi ricchi e quelli in via di sviluppo sta portando ad un crescente e pesante impatto per il nostro mondo” ha affermato il Presidente Anyaoku. ”In questo contesto e’ un onore e una grande sfida servire come Presidente di un’organizzazione importante come il WWF che sta lavorando per creare un futuro nel quale gli uomini possano vivere in armonia con la natura”. A parte un breve periodo come Ministro degli esteri nigeriano, nel 1983, Anyaoku ha trascorso la maggior parte della sua carriera nella Segreteria del Commonwealth, di cui ha fatto parte dal 1966. Prima di diventare Segretario Generale, ha presieduto altre cariche nel Commonwealth incluse quelle di Direttore degli Affari Internazionali e di Assistente prima e poi delegato del Segretatio Generale. Anyaoku e’ stato anche membro dell’Assemblea Internazionale degli Ordini Mondiali Uniti, del Consiglio di Governo per l’Istituto di Studi Strategici a Londra, del centro malaysiano di studi sul Commonwealth a Cambridge e della Commissione Mondiale sulla Silvicoltura. Attualmente Anyaoku e’ Distinguished Visiting Fellow della London School of Economics di Londra. ”Siamo onorati che Anyaoku abbia accettato di mettere al servizio della nostra organizzazione la sua ampia conoscenza e comprensione della politica internazionale” ha detto il direttore generale del WWF, Claude Martin. ”Siamo ansiosi di lavorare con lui per gli anni a venire, traendo beneficio dalla sua esperienza e intelligenza”.