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Srebrenica: sentenza definitiva conferma le condanne

Confermate, in appello, le condanne a cinque uomini coinvolti nella strage di Srebrenica, il massacro più efferato avvenuto in Europa, dall’Olocausto a oggi. Si tratta del processo più importante portato a termine dal Tribunale Penale Internazionale per l’ex-Jugoslavia fino ad ora

di Ottavia Spaggiari

La corte del Tribunale Penale Internazionale per l’ex-Jugoslavia conferma la condanna nel processo d’appello dei cinque imputati, coinvolti nel massacro di Srebrenica, nel 1995  in cui furono uccisi oltre 8 mila uomini e ragazzi, musulmani bosniaci, per mano delle truppe serbo-bosniache guidate dal generale Ratko Mladic, con l’appoggio dei gruppi paramilitari guidati da Arkan. Il massacro più efferato avvenuto in Europa, dall’Olocausto a oggi.
Gli imputati che facevano parte delle alte sfere dell’Armata Serbo Bosniaca, erano già stati giudicati colpevoli nel giugno del 2010. La sentenza di appello è arrivata venerdì, confermando l’ergastolo per Vujadin Popovic e Ljubisa Beara, rispettivamente capo della sicurezza del Corpo della Drina e Capo della Sicurezza centrale, imputati per crimini contro l’umanità, crimini di guerra e genocidio. A  Drago Nikolic, ex capo della sicurezza della Brigata Zvornik, dell'Esercito della Repubblica Srpska, è stata confermata la pena a 35 anni per crimini contro l’umanità, crimini di guerra e coinvolgimento nel genocidio.
Radivoge Miletic, ex capo delle operazioni, è stato condannato a 18 anni per crimini contro l’umanità, (era stato condannato a 19 anni), mentre  Vinko Pandurevic ha visto la condanna confermata a 13 anni per crimini contro l’umanità, crimini di guerra e coinvolgimento nel genocidio.
Conclusosi venerdì, il caso Popovic et Al. è stato il più grosso caso portato a termine dal Tribunale. Il processo era iniziato il 21 agosto 2006 e si era concluso il 15 Settembre 2009. La sentenza era arrivata il 10 giugno 2010. Il processo aveva coinvolto anche Ljubovir Borovčanin, ex vice-comandante dell'Esercito della Repubblica Srpska, che però non era ricorso in appello, ed era stato trasferito in Danimarca, dove sta scontando 17 anni. Un altro imputato, Milan Gvero, ex assistente comandante, era morto in attesa della sentenza di appello a marzo 2013.
20 persone sono state processate all'Aia per i crimini commessi a Srebrenica nel luglio del 1995. I processi di Ratko Mladić, Radovan Karadžić, Zdravko Tolimir, Jovica Stanišić e Franko Simatović sono ancora in corso.
Dalla sua istituzione, il Tribunale ha imputato 161 persone per violazioni dei diritti umani, nei territori dell’ex-Jugoslavia tra il 1991 e il 2001. I processi di 146 persone sono stati conclusi, mentre 15 imputati stanno ancora aspettando la sentenza definitiva.


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