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Paura del diverso: Anffas Varese invita a riflettere

Anffas Varese con la Fondazione Piatti organizza sabato 24 gennaio la tavola rotonda "La paura del diverso: riflessioni su intolleranza e dintorni" e la mostra "Perché non accada mai più. Ricordiamo" realizzata per la Giornata della Memoria.

di Redazione

Sembra un caso, ma non lo è. Come sottolineano gli organizzatori, Anffas onlus di Varese e la Fondazione Renato Piatti onlus della tavola rotonda “La paura del diverso: riflessioni su intolleranza e dintorni”, in programma sabato 24 gennaio. «L’attualità delle ultime settimane impone una presa di coscienza sempre più profonda dei cambiamenti che la nostra società sta vivendo. Per superare visioni parziali e superficiali occorre un confronto serio sul pensiero e sui comportamenti conseguenti» scrivono in una nota.

Il convegno che pone al centro dell’attenzione il tema dell’accoglienza, sottolineando come l’intolleranza non sia che reazione individuale e di massa alla paura del diverso, si lega a una mostra promossa dalla rete delle famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale “Perché non accada mai più. Ricordiamo”.  Ciò che non va dimenticato perché non riaccada è la sterminio nazista dei disabili. Una mostra fotografica che con immagini dell’epoca cerca di portare alla luce una storia dolorosa e a volte dimenticata: la soppressione scientifica degli ausmerzen, i più deboli, quanti non rientravano nei parametri della “perfezione” del Terzo Reich. Prima dei campi di concentramento, nel 1939 prese il via, infatti, il programma di sterminio di 300mila persone provenienti da molti Paesi, Italia compresa, classificati come “vite indegne di essere vissute” (in codice Aktion T4).

La tavola rotonda è in programma sabato 24 gennaio dalle ore 9 alle 13 al Salone Estense del Comune di Varese intervengono: Giorgio Rossi, primario Uonpia Azienda Ospedaliera di Varese; Ester Poncato, Direttore ASSI ASL della Provincia di Varese; Luigi Macchi, funzionario Ufficio Scolastico Territoriale di Varese; Marco Vanetti, funzionario Servizi Sociali del Comune di Varese; don Ernesto Mandelli, Cappellano Fondazione Molina; don Michele Barban, direttore Centro Gulliver; Gianni Spartà, giornalista; moderatore Michele Imperiali, comitato scientifico Anffas onlus, Dg Fondazione Renato Piatti onlus.  La mostra  “Perché non accada mai più. Ricordiamo” sarà esposta sotto i portici di Palazzo Estense, in concomitanza alla tavola rotonda e sarà ufficialmente inaugurata domenica 25 gennaio alle 11 a Villa Recalcati, dove rimarrà sino a domenica 8 febbraio.

A latere della mostra è stata organizzata la proiezione  di “Ausmerzen” di Marco Paolini, alla Sala Montanari, la mattina del 27 gennaio e del 3 febbraio  e la sera del 6 febbraio.

Questi eventi sono stati pensati guardando ai giovani, come spiega il presidente di Anffas Varese, Paolo Bano che sono stati coinvolti «anche nella progettazione e nella realizzazione del materiale promozionale e della scenografia della mostra; alcuni eventi saranno vivacizzati dalla diretta partecipazione degli studenti». Cesarina Del Vecchio, presidente di Fondazione Renato Piatti onlus ricorda inoltre che attraverso la mostra si vuole «anche onorare la memoria di quelle vittime innocenti e stimolare una riflessione sulle motivazioni culturali, scientifiche, politiche ed economiche che portarono a quello sterminio. Perché non accada mai più».
 

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