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Khalid Chaouki: formiamo gli imam e strutturiamoci
Il deputato del Pd sprona i musulmani pacifici ad essere protagonisti e lancia la sfide del futuro
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«Occorre un segnale di protagonismo da parte dei musulmani italiani ed europei per ampliare subito il loro sdegno nei confronti di questa violenza e per non dare alibi a chi specula sulla paura». A dare la carica è Khalid Chaouki, deputato Pd di origine marocchine.
E cosa ha in mente onorevole? «Iniziamo a incontrarci, a fare massa critica. Ieri è stato il momento del silenzio in segno del rispetto per le vittime. Oggi è la giornata dell’azione. Ho infatti organizzato ( oggi Giovedì 8 gennaio, ore 18 in piazza Farnese a Roma) una fiaccolata per la libertà di stampa e per ribadire il vile attacco terroristico di Parigi. Mi aspetto tanti musulmani romani e soprattutto tanti giovani».
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«L’islam italiano» sostiene Chaouki, «deve alzare la voce senza se e senza ma. I musulmani pacifici devono fare uno sforzo in più rispetto a quelli profusi in passato. Non ci devono essere ambiguità. La libertà è una bandiera da tenere sempre alta».
L'intento è apprezzabile ma non pensa che queste inizative spot incidino poco o nulla a lungo termine?
«Non c'è dubbio che bisogna impostare un ragionamento a lungo termine e dare un senso continuativo alle manifestazioni. Bisona lavorare seriamente su due fronti: uno è quello della formazione degli imam, l'altro è quello della rappresentanza. La formazione è fondamentale. Dobbiamo avere degli imam all'altezza dei loro compiti e che non esprimino posizioni contrarie ai principi democratici. Come del resto non possiamo continuare ad essere rappresentati da personaggi il cui ruolo è stato stabilito senza criteri di assegnazione chiari e trasparenti».