Mondo

Zero morti sulle strade, la Svezia si sta riuscendo

Il paese scandinavo ha dimezzato i morti dal 2000 a oggi, ed è sulla strada giusta per ottenere l'ambizioso traguardo di rendere il proprio sistema viario totalmente sicuro. Ecco come ha fatto

di Gabriella Meroni

 
58 contro 1. Se nel 1970 in Svezia morirono 58 bambini a causa di incidenti stradali, nel 2012 c'è stata una sola piccola vittima, mentre i morti totali del 2013 sono stati 264, solo 3 ogni 100mila abitanti. Un caso? No di certo, visto che il paese scandinavo raccoglie oggi i frutti dell'ambizioso programma nazionale “Vision zero” lanciato nel 1997 con l'obiettivo appunto di azzerare le vittime della strada. Lo zero non è ancora stato raggiunto, ma gli esperti sottolineano che dal 2000 il numero dei morti si è dimezzato, un traguardo impensabile per tutti gli altri paesi europei.
Ma come ci sono riusciti? La ricetta svedese è semplice: più sicurezza, meno velocità. Soprattutto la seconda: i limiti sono stati ridotti sia in città che sulle strade extraurbane, dove sono state inaugurate speciali vie a tre corsie, due in un senso di marcia e una in quello opposto, che ogni tot chilometri si invertono, costringendo gli automobilisti a ridurre la velocità per immettersi nella stessa corsia senza creare ingorghi. La distanza di sicurezza minima è stata raddoppiata, e i passaggi pedonali sono stati ristrutturati: ora esistono 12.600 attraversamenti speciali dotati di ponteggi, luci flash e dossi per renderli impossibili da ignorare. Una mossa che secondo le statistiche ufficiali ha dimezzato le morti dei pedoni negli ultimi cinque anni. Per completare il quadro, la Svezia ha inasprito le pene per chi guida sotto l'effetto di alcol e stupefacenti.
In Italia secondo i dati ufficiali (diffusi dall'Istat lo scorso novembre), nel 2013 i morti sulle strade sono stati 3.385 (-9,8% rispetto al 2012), dato che ci colloca comunque al top della classifica dell'Europa a 28. Quanto al tasso di mortalità per milione di abitanti, da noi siamo ancora a quota 56,2: la media europea è al 51,4 e la Svezia è la migliore col 27,2.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA