Politica

Doha, parte oggi il vertice del Wto

Tra eccezionali misure di sicurezza

di Gabriella Meroni

Si apre oggi a Doha, capitale del Qatar, la quarta conferenza ministeriale della World trade organization (Wto). Per cinque giorni, i ministri di 143 Paesi, si riuniscono nel cuore del mondo arabo sotto l?egida dell?Organizzazione mondiale del commercio con un difficile compito: rilanciare il round del commercio mondiale, dopo il fallimento del vertice di Seattle del ?99 a causa delle profonde divergenze emerse tra Stati Uniti ed Europa, lo scontro tra paesi industrializzati e quelli in via di sviluppo sulla liberalizzazione incontrollata, la nascita dei movimenti no global. Questa volta su almeno un punto Stati Uniti ed Europa sono d?accordo: tentare l?impossibile per il successo del vertice. Un imperativo categorico che risente del contesto internazionale dopo l?11 settembre: contro il terrorismo fondamentalista è necessario lanciare un forte segnale politico ed economico sulla coesione globale del resto del mondo.  Molti i temi in agenda: agricoltura, ambiente, norme sociali, lavoro, tutela della proprietà intellettuale. Ma soprattutto il tentativo di affermare il principio di una nuova cooperazione e solidarietà politica ed economica tra Nord e Sud del mondo. Tanto più che dei 143 paesi che aderiscono al Wto, 100, ovvero più dei due terzi, hanno economie in via di sviluppo o in fase di transizione. Non sarà una passeggiata questa quarta conferenza della World trade organization anche dal punto di vista della sicurezza. In Qatar la guerra afghana è una realtà troppo vicina per consentire la benché minima distrazione. Contro il rischio di attentati terroristici, sono state schierate imponenti misure di sicurezza a protezione di oltre 4.500 ospiti tra ministri e delegazioni in arrivo da 143 Paesi, giornalisti e rappresentanti di 600 organizzazioni intergovernative.


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