Welfare

Una startup misura il valore di chi si occupa dei parenti anziani

Si chiama Careticker la piattaforma statunitense che misura il valore economico e sociale rappresentato da tutti coloro che si prendono cura dei parenti anziani, calcolandone il risparmio per il welfare e le compagnie assicurative, arrivando anche ad offrire un sistema di incentivi

di Ottavia Spaggiari

Misurare il valore di chi si occupa dei parenti anziani, offrendo incentivi e calcolandone il risparmio per il welfare. Si chiama Careticker il nuovo sito web sviluppato negli Stati Uniti per riconoscere il valore (mai calcolato) di tutti coloro che si prendono cura di genitori, nonni e parenti anziani, assicurando un’assistenza quotidiana e offrendo gratuitamente servizi che aiutano a ridurre i costi della spesa pubblica e anche delle grandi compagnie assicurative americane.

Nato a Miami dall’idea dell’imprenditrice Chiara Bell, amministratore delegato dell’azienda, Careticker funziona come un social network, favorendo inoltre la condivisione di esperienze tra persone che si prendono cura dei parenti anziani e aiutandoli a combattere il senso di solitudine, sentendosi parte di una comunità. Il centro del progetto però è il sistema di punteggi, calcolati in base alle attività di assistenza registrate quotidianamente dai diversi utenti, rispondendo ad un questionario, che permettono di ottenere degli incentivi sulle polizze assicurative.

“Questo è un tipo di lavoro che non abbiamo mai riconosciuto e non è mai stato strutturato,” ha dichiarato Bell al sito Coexist. “Immaginate l’impatto se i caregiver fossero sostenuti in modo adeguato. Potremmo aiutare le persone ad invecchiare meglio e a rimanere in salute più a lungo.”

Al momento Careticker è in fase di test, con circa 1000 utenti, che stanno provando la piattaforma. “In questo momento stiamo cercando di aggregare abbastanza dati per arrivare a dimostrare che finanziando gli incentivi, le compagnie assicurative possono effettivamente ridurre i costi.” Al momento sono 2 le società partner con cui sta lavorando la piattaforma, offrendo sconti, buoni omaggio e altri incentivi. In realtà però questa fase di test sta rilevando un altro dato interessante: in realtà gli utenti del servizio non sembrano essere tanto attirati dall’aspetto economico, quanto dal riconoscimento. “Ciò che si rivela interessante per i nostri utenti è che prima d’ora non si sono mai sentiti valorizzati per quello che fanno.” Ha dichiarato Bell. “Invece adesso c’è una piattaforma che dice “secondo noi state facendo un gran lavoro. Grazie.”

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