Formazione
Governo, ecco a che punto è il Piano edilizia scolastica
I cantieri appaltati entro la fine dell'anno saranno 1.533. Mentre l'investimento totale ammonta a 1,1 miliardi di euro. Intervista a Laura Galimberti, coordinatrice della task force voluta da Renzi
Ci sono le criticità, e le cose che funzionano: il Piano scuole del Governo Renzi, lanciato la scorsa primavera, è oramai entrato nel vivo e un quadro generale della situazione è più che necessario. Vita.it l’ha chiesto alla coordinatrice dell’Unità di missione della presidenza del Consiglio dei ministri, Laura Galimberti, alla guida della task force che sta coordinando tutti gli interventi di edilizia scolastica sul territorio nazionale.
Partiamo, per una volta, dalle criticità: “Delle 40mila scuole piccole o grandi sparse lungo il paese (21.230 quelle coinvolte nei tre rami del progetto, #Scuolesicure, #Scuolenuove, #Scuolebelle, per 1,1 miliardi di euro di investimenti, ndr), non sono poche quelle in stato critico, perché costruite tra gli anni '60 e '90, gli anni del boom edilizio, quindi oggi dotate di strutture e materiali inadeguati o da bonificare come l'amianto", sottolinea Galimberti. “Fare manutenzione è necessario e molte volte negli anni è stato anche fatto, ma spesso in modo parziale senza considerare la complessità dell’edificio: è per questo che in alcuni casi ci troviamo di fronte a situazioni compromesse”. A fianco del problema pratico c’è una difficoltà economica legata alle procedure: “le linee di finanziamento non sono state calibrate e soprattutto non c’è stato l’adeguato monitoraggio, così assistiamo a finanziamenti ancora aperti di interventi iniziati verso la metà degli anni 2000”, puntualizza la coordinatrice dell’Unita di missione, che parla anche di “una burocrazia che non sempre riesce a stare al passo con le aspettative della gente”.
I dati, comunque, per #ScuoleSicure parlano di 1.533 cantieri appaltabili entro la fine del 2014, ma già 306 lavori sono conclusi e 411 lo saranno a stretto giro. Per #Scuolenuove si contano 454 interventi, 205 ultimati nel 2014 e 269 che saranno conclusi nel 2015. Per #Scuolebelle le previsioni parlano di 7.697 interventi: 1.013 conclusi, 4.524 sono in via di chiusura, mentre 2.160 termineranno entro dicembre. Numeri non indifferenti “che ci permettono di vedere molti lati positivi”, continua Galimberti. “La novità è che oltre ai fondi già stanziati, dal cosiddetto decreto mutui sono in arrivo altri 800 milioni di euro, anch’essi disponibili per le regioni in deroga al Patto di stabilità. In più è prevista una procedura più semplificata di com’è stata finora per gli appalti di edilizia scolastica, grazie al decreto Sblocca Italia”. E’ a buon punto anche il progetto di un’unica Anagrafe dell’edilizia scolastica d’Italia: “Molte Regioni hanno raccolto i propri dati e il sistema centrale li sta riunendo. Mancano sei enti regionali, le due isole e quattro tra il centro e il sud”. Soprattutto per il Mezzogiorno, infine, è pronto a partire un corposo finanziamento dell’Unione europea previsto per il periodo 2014-2020.
Sul sito Italiasicura.governo.it è possibile avere informazioni aggiornate sull'andamento dell'azione governativa.
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