Cultura

Globalizzazione: il Papa avverte su pericoli culturali

Che non si riduca l'uomo «ad una delle variabili del mercato, ad una merce di scambio, ad un fattore del tutto irrilevante nelle scelte piu' decisive»

di Gabriella Meroni

Giovanni Paolo secondo chiede di evitare che la globalizzazione porti all’omologazione culturale a dispetto della dignita’ anche spirituale dell’uomo. Il Papa ha chiesto agli uomini di scienza che si ispirano al messaggio cristiano di “vincere ogni timore” e vigilare sugli “inevitabili riflessi umani, culturali e spirituali della globalizzazione”. “Come discepoli di Cristo – ha detto questa mattina ai membri delle Accademie Pontificie – siamo chiamati ad operare afferma il Papa un discernimento sul novum culturale prodotto dalla globalizzazione”. Dobbiamo chiederci, ha aggiunto, “quale immagine di uomo viene in tal modo proposta e, in un certo senso, anche imposta? Quale cultura viene favorita? Quale spazio viene riservato all’esperienza di fede e alla vita interiore?”. Giovanni Paolo secondo ha “l’impressione che i complessi dinamismi, suscitati dalla globalizzazione dell’economia e dei mezzi di comunicazione, tendano a ridurre progressivamente l’uomo ad una delle variabili del mercato, ad una merce di scambio, ad un fattore del tutto irrilevante nelle scelte piu’ decisive. L’uomo rischia di sentirsi in tal modo schiacciato da meccanismi di dimensioni mondiali senza volto e di perdere sempre piu’ la sua identita’ e la sua dignita’ di persona”.


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