Mondo

Lo studioso: americani non capiscono nulla di Medioriente

Secondo il professor Kramer del Washington Institute for Near East Policy, negli Usa nessuno studioso mediorientale è in grado di fare analisi corrette sul terrorismo

di Gabriella Meroni

Gli studi mediorientali negli Stati Uniti sono un fallimento. Lo sostiene nel libro ”Ivory Towers on Sand” Martin Kramer, professore del Washington Institute for Near East Policy.

Secondo Kramer, negli Usa nessuno studioso mediorientale ad oggi, a causa di approcci ”politicamente corretti”, e’ stato in grado di formulare un’analisi o una previsione esatta sul terrorismo islamico. Kramer fa l’elenco delle ”opportunita’ perse” dai suoi colleghi: gli esperti mediorientali Usa hanno errato nell’accostare l’Islam militante alla Riforma protestante del sedicesimo secolo, visto che gli obiettivi di Martin Lutero erano esattamente opposti a quelli dell’estremismo musulmano; hanno erroneamente previsto che gli stati della regione si sarebbero disintegrati, visto che cio’ non si e’ verificato; hanno sbagliato nel dire che i palestinesi avrebbero costruito un’alternativa alla tirannia diffusa nei paesi arabi stabilendo un regime democratico, visto che invece l’Autorita’ Palestinese si e’ trasformata in una dittatura a tutti gli effetti.

Kramer identifica una dozzina di individui che lavorando lontano dai 2000 e piu’ ”think-tanks” (serbatoi di cervelli) americani hanno formulato delle teorie piu’ credibili. Emblema del flop degli studi mediorientali negli Usa, commenta il celebre arabista americano Daniel Pipes sul Jerusalem Post, sono le acute considerazioni formulate da Fawaz Gerges, professore di studi mediorientali al Lawrence College di New York. Fawaz, poco prima dell’11 settembre, si diceva ”scettico sul fatto che il terrorismo arabo potesse colpire i cittadini americani”, una minaccia questa – a suo avviso – del tutto improbabile.

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