Cultura

Guerra, intervento del salesiano Spreafico

«La caccia ai terroristi si sta tramutando in una spirale di violenza, dove pagare sono persone innocenti»

di Giampaolo Cerri

Don Maurizio Spreafico, direttore del Centro Nazionale Opere Salesiane, interviene nel dibattito sulla crisi internazionale e sui rapporti con l’Islam.

«In questi giorni di dibattito attorno alla violenza, al terrorismo e alla guerra, mi impressiona la disinvoltura con cui si prendono posizioni di parte, soprattutto per giustificare l’America e i suoi alleati in questa tragica guerra. La “caccia” ai terroristi si sta tramutando in una spirale di violenza, dove a pagare sono persone innocenti.

Mi impressiona il fatto delle porzioni alimentari sganciate sull’Afghanistan insieme con le bombe quasi a mascherare l’aggressione che finisce per far danno alla popolazione civile.

Mi impressiona altresì la facilità con cui si giudica l’islam in genere, evidenziandone quasi esclusivamente limiti e negatività. “Oggi ero al supermercato – racconta una ragazza, Claudia – e sentivo la cassiera e alcune casalinghe parlar male di una donna musulmana appena passata, e con lei di tutti i musulmani…”. Grazie Giovanni Paolo II che hai chiamato “fratelli maggiori” gli ebrei e “fratelli” i musulmani, indicandoci così la via audace del Vangelo!

Dopo l’11 settembre, mi sono sentito interpellato come prete ed educatore, per riflettere attentamente insieme ai giovani sulla realtà del nostro mondo evitando giudizi superficiali e considerazioni disinvolte. Ho fatto girare tra i giovani parecchie riflessioni raccolte da giornali, riviste, mailing-list, dando voce soprattutto a chi ci vive in mezzo a certe situazioni di ingiustizia, di violenza e di guerra.

Mi auguro che ci sia sempre spazio per poter offrire informazioni serie e autentiche. Per dare orientamenti. Per provocare riflessioni. Per costruire, anche così, giustizia e pace».

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