Volontariato

CSVnet, Tabò ci riprova

Il 29 novembre si svolgerà l'assemblea elettiva per il rinnovo delle cariche. Il presidente uscente al momento è l'unico candidato "ufficiale"

di Redazione

Tempo di elezioni a CSVnet, il coordinamento nazionale dei Centri di Servizio al Volontariato. A tre anni dall'elezione del nuovo assetto direttivo e di Stefano Tabò come presidente succeduto a Marco Granelli, il 29 novembre prossimo si svolgerà l'assemblea elettiva per il rinnovo delle cariche.

E lo stesso Tabò, dopo tre anni di presidenza, ad essere al momento l'unico candidato "ufficiale" alla presidenza, forte dei primi tre anni di mandato e con molte questioni calde da gestire che riguardano il futuro del sistema dei Centri di Servizio. Sabato scorso si è tenuta a Roma, a Palazzo Altieri, un'assemblea straordinaria di CSVnet per discutere i rapidi cambiamenti che anche il mondo del volontariato sta vivendo: dalla legge delega per la riforma del terzo settore ai provvedimenti che il governo assumerà nella legge di stabilità, ma anche le ipotesi di riorganizzazione e riforma dell'assetto dei Centri di Servizio al Volontariato che stanno diventando un tema elettorale caldo per CSVnet, in un momento in cui il calo delle risorse delle Fondazioni di origine bancaria sta mettendo a dura prova i Centri stessi.

Il futuro dei Centri di Servizio al Volontariato passa anche dal rinnovo delle cariche di CSVnet: il 29 novembre l'assemblea eleggerà i componenti del consiglio direttivo individuati in numero proporzionale alla popolazione regionale. Una parte dei consiglieri è votata fra i componenti di una lista in cui sono inseriti esclusivamente i nominativi indicati dalle forme di coordinamento regionale riconosciute da CSVnet regione per regione.

I restanti invece sono eletti dall'assemblea con votazione a scrutinio segreto su lista composta dalle candidature dei candidati regolarmente pervenuti dai soci entro il 25° giorno precedente la data dell’assemblea. La scadenza per le candidature era il 4 novembre scorso. Sono poi eletti in assemblea -come recita il regolamento- “i primi candidati della lista risultante dal voto orientata in ordine decrescente in base al numero di preferenze valide ottenute”. Dopo l'elezione in assemblea, il consiglio direttivo eleggerà il giorno stesso il presidente e i vicepresidenti a scrutinio segreto e a maggioranza assoluta degli aventi diritto.


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