Famiglia

Solo il 5% dei bambini in orfanotrofio è orfano

Secondo la ong britannica Lumos, fondata dall'autrice di Harry Potter J. K. Rowling, ben il 95% di tutti i bambini che vivono negli istituti per l'infanzia abbandonata nel mondo hanno almeno un genitore o un parente stretto in vita. A farli vivere in orfanotrofio sarebbe quindi la povertà o la disabilità. E fornisce cifre shock anche sull'Europa

di Gabriella Meroni

Intrappolati in orfanotrofio nonostante abbiano una famiglia. E’ questa la sorte di milioni di bambini nel mondo almeno secondo un report pubblicato dalla charity Lumos, fondata dalla scrittrice J.K Rowling, la “mamma” di Harry Potter. Il documento, intitolato The Global Picture of Children in Institutions, calcola che oltre l’80% degli otto milioni di minori che si trovano attualmente in istituti per l’infanzia abbandonata in tutto il mondo, in realtà abbandonati non sono, visto che hanno almeno un genitore o un parente stretto ancora in vita, e potrebbero essere riuniti alla famiglia se esistessero gli strumenti adeguati per favorire questo ricongiungimento.

Il problema, secondo la direttrice di Lumos Georgette Mulheir, sta tutto nella mancanza di educazione del personale che gestisce gli orfanotrofi, trasformati in molti casi in disumani parcheggi di bambini che nessuno riesce a mantenere: «In alcune strutture dei paesi poveri i bambini non stanno seduti, non parlano e non camminano fino a quattro anni», ha dichiarato Mulheir alla Bbc, «a causa dell’insufficiente contatto fisico ed emozionale e della totale assenza di stimoli, che porta a una sorta di paralisi del cervello nei bambini cresciuti in istituto». Non è un caso che, sempre secondo l’associazione, questi minori una volta cresciuti sono 10 volte più a rischio degli altri di finire nel giro della prostituzione, 40 volte più a rischio di commettere reati e addirittura 500 volte più inclini al suicidio.

Ma ecco i numeri paese per paese. Secondo il report, il 95% degli 800mila minori negli istituti della Russia ha un genitore ancora in vita. In Indonesia, la percentuale è di poco inferiore (94%) su un totale di 500mila bambini in orfanotrofio, e lo stesso si può dire per l’80% dei 30mila piccoli “orfani” di Haiti. La causa di questo fenomeno secondo Lumos è presto spiegata: a causa dell’estrema povertà di molte famiglie, in decine di paesi del mondo l’istituto è visto come una soluzione positiva per far crescere i figli e strapparli da un vita di stenti. Per i piccoli disabili, inoltre, l’orfanotrofio è visto come una scelta quasi obbligata.


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