Non profit

Stracciato l’accordo tra Mettiamoci in Gioco e Confindustria!

Molte cose dovranno ancora essere spiegate, ma ci sarà tempo. In quanto a tempo, è durato 15 giorni lo "storico accordo" siglato da don Armando Zappolini, portavoce di Mettiamoci in Gioco, con Confindustria Sistema Gioco italia. Arriva in serata la notizia del passo indietro da parte della campagna di don Zappolini che letteralmente "si rimette in gioco", rilanciando la propria opera di dialogo e sensibilizzazione

di Marco Dotti

Molte cose non sono ancora state chiarite e chissà se lo saranno mai. Fatto sta che è durato solo 15 giorni lo "storico accordo" tra la Campagna Mettiamoci in Gioco e Confindustria Sistema Gioco Italia. 



Di "storico accordo" parlava infatti don Armando Zappolini, poche ore dopo aver dato l'annuncio, con un comunicato stampa, dei frutti di 8 mesi di trattativa che lo hanno visto impegnato con altri 7 delegati. Un frutto che, evidentemente, era ben poco maturo visto che è impazzito dopo pochi giorni. Impazzito per evidenti contraddizioni interne.

Maturo o meno che fosse, altri, con ben più rigore (si leggano qui accanto le prese di posizione di Monsignor d'Urso della Consulta Nazionale Antiusura o la nota tecnicamente ineccepibile e alquanto documentata dell'associazione Alea, le prese di distanza di Auser e via discorrendo, oppure il corsivo chiaro e preciso di Luigino Bruni pubblicato sulle pagine dell'Avvenire del 17 ottobre scorso), hanno mostrato la sostanziale inutilità, ma al tempo stesso la pericolosità estrema nell'intento depotenziante sul piano semantico e pragmatico di quel protocollo. Anche Riccardo Bonacina, nell'editoriale del numero di novembre di Vita, invitava senza mezzi termini a "stracciare l'accordo".  Ora…

Ora la decisione, annunciata come al solito con un comunicato stampa che, titolato "Mettiamoci in gioco lancia una nuova campagna di comunicazione", tra mille parole – e generiche accuse di aver condotto una campagna stampa diretta personalmente contro don Zappolini che suonano come la classica excusatio non petita –  testualmente afferma:

"Il Comitato promotore ha anche affrontato la questione relativa al protocollo d’intesa firmato con Sistema Gioco Italia di Confindustria. Si è convenuto sul fatto che l’iniziativa (…)  ha dato luogo a incomprensioni e polemiche originate anche da una gestione di tale passaggio segnata da errori e ingenuità. (…) Il protocollo con Confindustria non ha aiutato il perseguimento dei fini prefissati e va dunque accantonato, fermo restando il dialogo e la ricerca del consenso con tutti i soggetti politici e sociali per arrivare a un sistema di regolazione e cura moderno ed efficace per tutta la società. ".

Detto senza troppi giri di parole: l'accordo è stato stracciato. Il protocollo non esiste più. O meglio, esiste, ma i firmatari fanno un doveroso passo indietro. 

Finalmente un po' chiarezza. Finalmente una piccola, ma buona notizia. Diamo atto a don Zappolini di questo bel gesto.

@oilforbook

 

 

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.