Welfare

Una dormita all’aperto che aiuta la solidarietà

Quindicesima edizione, sabato 18 ottobre, della Notte dei Senza Dimora. In piazza Santo Stefano l'occasione per sensibilizzare sull'emarginazione anche sperimentando i disagi di una notte all'addiaccio. Associazioni e volontari incontrano i cittadini.

di Antonietta Nembri

Come definire la Notte dei senza dimora che per il quindicesimo anno torna a Milano? Un modo per essere, come dice Fabio Pasiani di Fondazione Progetto Arca, «vicini non solo empaticamente, ma anche fisicamente a chi dorme per strada. Un modo per una notte di vivere quello che gli altri vivono tutto l’anno». Una proposta forte per fare «un’esperienza che non è comoda, ma è certamente profonda» sottolinea Pasiani.

Sabato 18 ottobre a Milano e in altre città italiane, va in scena un appuntamento che ha l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza come pure le istituzioni, sul problema della grave emarginazione sociale delle persone senza dimora. Organizzato da Insieme nelle Terre di Mezzo onlus che coordina le associazioni del territorio l’evento prenderà il via nel pomeriggio dal dormitorio di viale Ortles e avrà il suo cuore in piazza Santo Stefano nel centro del capoluogo lombardo.

Diverse le associazioni che partecipano all’iniziativa: Opera Cardinal Ferrari, Cena dell'amicizia, Papa Giovanni XXIII, Fondazione Fratelli di San Francesco, Ipsia Milano, Fondazione Isacchi Samaja Onlus, Associazione Miraggio, Cast, Croce Rossa Italiana – Comitato Provinciale di Milano, Progetto Arca e Ronda della Carità, A.G.O. Associazione grossisti ortofrutticoli, Amici di Gastone, Associazione Miraggio, Avvocati di strada Onlus, Avvocati per Niente, Mia-Milano in azione. L’evento si svolge a poco meno di un mese dall’avvio del Piano freddo che prenderà il via a metà novembre.

Tante le iniziative messe in campo dalle associazioni. Si inizia nel pomeriggio con una biciclettata che, alle ore 17, prenderà il via dalla ciclofficina ospitata dalla Casa dell’Accoglienza “Enzo Jannacci” (il nome del dormitorio di viale Ortles, 69) e che porterà i partecipanti in piazza Santo Stefano, dove fin della ore 16 è iniziato il laboratorio di maglia e uncinetto organizzato da Horujo Knit & Crochet con l’obiettivo di realizzare sciarpe e cappellini da donare ai senza dimora.

Non mancherà la musica dal vivo e la possibilità di confrontarsi tra cittadini e associazioni che si occupano dell’assistenza e del reinserimento delle persone in difficoltà. Tra le associazioni, Avvocato di strada onlus sarà presente con lo “sportello diritti” per offrire informazioni ai senza dimora presenti e allo stesso tempo informare i cittadini sulle problematiche legate alle persone che vivono in strada. Come sottolinea un comunicato degli organizzatori agli stand delle associazioni sarà non solo possibile incontrare i volontari e conoscere le loro attività, ma anche offrirsi come volontari.

Un primo momento in cui i cittadini milanesi e i senza dimora si troveranno fianco a fianco sarà quello della cena «noi offriremo un secondo, il primo sarà offerto dal comitato provinciale di Milano della Cri, poi ci saranno delle torte» continua Fabio Pasiani che sottolinea come all’evento di piazza Santo Stefano gli ospiti d’onore saranno proprio i senza dimora «l’obiettivo è quello di sedersi allo stesso tavolo, per una sera, mangiare fianco a fianco e poi condividere per una notte la vita di chi non ha casa. Un modo per far sentire la solidarietà della popolazione». Fondazione Progetto Arca metterà a disposizione anche dei sacchi a pelo per chi volesse fermarsi per la notte tra sabato e domenica e poi fare colazione in piazza domenica mattina. All’ultima edizione della Notte dei Senza dimora hanno partecipato 17 associazioni, sono stati distribuiti 600 pasti e un centinaio di persone sono rimaste a dormire all’addiaccio in piazza.

Ci sarà anche musica dal vivo. A partire dalle 18,30 si esibiranno: Claudio Niniano, con voce e chitarra e il suo repertorio di cover, seguito da Edwin One Man Band, poliedrico musicista che accompagnerà la propria voce con chitarra, armonica, cajon e kazoo. Al termine della cena sarà la volta della Bar Boon Band lo storico  gruppo milanese nato in stazione Centrale tra artisti che hanno vissuto la marginalità sociale sulla propria pelle.


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