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Blocco adozioni: il Ciai chiede intervento urgente
L'ente autorizzato tra i primi a diffondere una nota della presidente Rossi Dragone
Arrivano le prime reazioni delle associazioni e degli enti autorizzati alla notizia che la Commissione per le adozioni internazianli sospende le attività. Ecco la presa di posizione del Centro italiano aiuti all’infanzia.
«?Si comunica che per un arco di tempo, allo stato attuale non prevedibile, questa Commissione è costretta alla inoperatività??: questo l?inizio del messaggio giunto oggi al CIAI, Centro Italiano Aiuti all?Infanzia, uno degli Enti Autorizzati ad effettuare pratiche di adozione internazionale in Italia, dalla Commissione per le Adozioni Internazionali.
?Il tono della comunicazione ?spiega Valeria Rossi Dragone, Presidente del CIAI- non è dei più confortanti e non può che creare apprensione in quanti operano in questo settore?.
L?inattività della Commissione, vista la legge attualmente in vigore nel nostro Paese, significa il blocco totale delle pratiche di adozione internazionale in Italia. Uno dei compiti della Commissione per le Adozioni Internazionali è, infatti, quello di autorizzare ogni singolo ingresso in Italia di minori a scopo di adozione.
?La Presidente della Commissione, la dottoressa Melita Cavallo – sostiene Valeria Dragone – esprime perplessità per il trasferimento della Commissione nella nuova sede, non ancora pienamente operativa, e preoccupazione per la mancata sostituzione dei componenti dimissionari della Commissione , ben 5 su 10, che di fatto rende la Commissione non in grado di svolgere la propria attività?.
Il CIAI, invita le Autorità competenti, primo fra tutti il Ministro Roberto Maroni, ad affrontare con celerità la situazione, trovando una soluzione che tenga conto, in primo luogo dell?interesse dei bambini che sono in attesa di una famiglia.
?Ricordiamoci che la posta in gioco è la felicità di centinaia di bambini che aspettano una mamma e un papà ? conclude Rossi Dragone – e qualunque altro aspetto deve passare in secondo piano. Solo così si dimostrerà che si intende operare nel solo e reale interesse del minore?».
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