Formazione

Tavola della pace: appello ai parlamentari, dite no alla guerra

L'appello scritto dai promotori della marcia per la pace dello scorso 14 ottobre: “Dite no al coinvolgimento dell'Italia nella guerra dell'Afganistan”

di Riccardo Bonacina

?Dite no al coinvolgimento dell’Italia nella guerra dell’Afganistan?, e soprattutto ricordatevi dei trecentomila della marcia Perugia-Assisi. A lanciare un vero e proprio ?appello? ai parlamentari in vista del dibattito di mercoledi’ prossimo e’ la Tavola della pace. ?Nelle scorse settimane, attraversati da poche certezze e da molti dubbi, ci siamo divisi tra coloro che ritenevano l’intervento armato un mezzo sbagliato e chi lo riteneva inevitabile. Oggi noi tutti siamo chiamati a fare i conti con i fatti e l’evoluzione reale della situazione, con gli effetti reali dei bombardamenti, con il rischio – afferma l’appello scritto dai promotori della marcia per la pace dello scorso 14 ottobre – di un ulteriore allargamento del conflitto, con la destabilizzazione del mondo musulmano in corso e con gli altri numerosi problemi evidenziati?. Il terrorismo, ribadiscono i pacifisti, rappresenta ?una minaccia contro l’umanità e contro le prospettive di miglioramento del mondo in cui viviamo, contro la società civile e tutti coloro che si battono per la globalizzazione dei diritti umani e della democrazia, contro l’occidente ma anche contro l’Islam e il dialogo interreligioso?. Quindi, si sottolinea, ?nessuno si può permettere di sottovalutare il problema o circoscrivere il fenomeno?. Ma, è la posizione della Tavola della pace, la guerra non è lo strumento per risolvere i problemi, anzi, rischia di aggravarli. ?Nessuno sa quanti terroristi siano stati ammazzati dal 7 ottobre e quanti giorni, mesi o anni di guerra saranno necessari per colpirli tutti, se mai ci riusciranno. Certo è che da allora, ogni giorno si contano piu’ vittime innocenti colpite ‘per errore’ o ammazzate dalla fame, dal freddo e dalle malattie, piu’ profughi, piu’ rifugiati, piu’ disperati?. Altro elemento da non sottovalutare, secondo l’appello ai parlamentari, il rischio che l’azione bellica venga vissuta dal mondo islamico non come una azione contro il terrorismo ma contro la loro civiltà. ?Com’è possibile ignorare l’odio e la voglia di vendetta che si sta diffondendo nel mondo arabo e musulmano? – ci si chiede – Dove ci portera’ questa spirale? Le incognite sono enormi. I rischi ancora di più?. La Tavola della Pace propone, quindi, misure politiche e non militari per risolvere la crisi come massicci aiuti alla popolazione civile dell’Afghanistan, interventi immediati per la pace in Medio Oriente, dare all’Onu tutte le risorse e i mezzi necessari per individuare i responsabili e i complici degli attentati terroristici assicurandoli alla giustizia. Altri interventi necessari, secondo i pacifisti, sono quelli della ratifica della Corte Penale Internazionale cui spetta il compito di perseguire tutti i crimini contro l’umanità, combattere ogni politica tesa a contrapporre l’Occidente e l’Islam e a prefigurare uno scontro di civilta’ e di religioni, rilanciare la cooperazione internazionale a tutti i livelli.


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