Salute
Francesco attraversa a nuoto lo Stretto di Messina
Obiettivo dell'iniziativa: richiamare l'attenzione sull'importanza della diagnosi precoce della celiachia e invitare i malati a raccontare la loro storia su di una pagina web ideata dall'Associazione Italiana Celiachia
di Redazione
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Il tema della Diagnosi è rievocato dalla metafora della traversata a nuoto, un percorso lento e non rettilineo per giungere al traguardo situato dalla parte opposta. Così l’iter diagnostico è per le persone celiache un percorso di conoscenza e consapevolezza dai tempi ancora troppo dilatati e con numerosi ostacoli che necessitano di essere superati per ottenere diagnosi più sicure e veloci per tutti.
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La barca di appoggio alla traversata di Francesco
Per questo Francesco Valitutti, giovane medico celiaco da quando aveva 17 anni, da tempo collaboratore e amico di AIC ha partecipato alla tradizionale competizione di nuoto in acque libere che si svolge sullo Stretto di Messina, sulla distanza di 5,2 km .
Solo 148.662 sono i pazienti ad oggi diagnosticati, mentre la patologia interessa l’1% della popolazione italiana, pari a 596.852 persone, ancora inconsapevoli della loro diagnosi e della conseguente possibilità di stare meglio.
Per quanto riguarda i tempi, il percorso diagnostico richiede fino a 6 anni di tempo prima di approdare a una conclusione certa.
Oggi, le Linee Guida per la Diagnosi e il Monitoraggio della Malattia Celiachia sono in fase di aggiornamento: fondamentale il loro ruolo nel migliorare la specificità per la diagnosi di celiachia, riducendo il fenomeno purtroppo assai diffuso delle diagnosi sbagliate. Proprio la diagnosi è uno dei temi al centro dell’attenzione per Fondazione Celiachia, impegnata a finanziare progetti di ricerca medico-scientifica.
Francesco si racconta in prima persona sul sito di AIC www.celiachia.it, twitter @AIC_Celiachia e facebook.com/AIC.Associazione.Italiana.Celiachia e invita i malati di raccontare le loro storie.