Formazione

Una scuola migliore? Basta pagare di più gli insegnanti

Lo afferma un rapporto internazionale sull'indice di efficienza scolastica, cioè il rapporto tra risultati degli studenti e costi del sistema scolastico nei primi 30 paesi Ocse. L'Italia è solo 23esima, ma per salire in classifica basterebbe assumere più insegnanti o aumentarne lo stipendio. Ininfluente, secondo il rapporto, lo status degli edifici

di Gabriella Meroni

 
Non è messa bene l'Italia nella “classifica dell’efficienza”, che misura i risultati degli studenti paragonati alla spesa per l’educazione, ovvero il rapporto qualit-spesa dei vari sistemi scolastici. Un argomento quanto mani d'attualità visto il recentissimo varo delle Linee Guida di riforma della scuola italiana varate dal governo. 
Il nostro paese si colloca al 23mo posto fra i 30 paesi Ocse presi in esame dal primo rapporto internazionale di larga portata sull’efficienza della spesa per l’educazione, condotto dal Prof. Peter Dolton, esperto mondiale di economia dell’educazione della London School of Economics. The Efficiency Index – which education systems deliver the best value for money? (L'indice di efficienza – quali sistemi di educazione forniscono il maggiore rapporto qualità-spesa?) è stato presentato oggi a Londra e pubblicato da Gems Education Solutions.
Ma quale sarebbe – secondo il rapporto – la chiave per migliorare i nostri risultati di efficienza? Semplice: assumere più insegnanti o, in alternativa, aumentare lo stipendio di quelli in servizio. Secondo il modello econometrico applicato, infatti, che calcola il legame statistico tra stipendi degli insegnanti o dimensione delle classi (le due varianti che più incidono sul bilancio) e i punteggi Pisa (relativi alla qualità dei risultati ottenuti dagli studenti), l’Italia potrebbe ottenere risultati Pisa ai livelli della Finlandia (mentre oggi è al ventesimo posto), se riducesse il rapporto insegnante-allievo da 10,8 a 8,2 alunni per ogni insegnante.  In alternativa, i dati mostrano che l’Italia potrebbe eguagliare i risultati della Finlandia nei test Pisa aumentando lo stipendio degli insegnanti dalla media attuale di 31.460 dollari a 34.760 dollari, pari a un aumento del 10,5%.  
I paesi più efficienti dal punto di vista scolastico secondo lo studio sono la Finlandia (paese che si è dimostrato il più efficiente fra quelli dell'Ocse); su livelli simili sono la Corea, il Giappone, l’Ungheria e la Repubblica Ceca. Al contrario, paesi mediterranei come Grecia, Spagna, Portogallo e Italia presentano bassa efficienza, ma anche la Germania è messa peggio di noi (al 26esimo posto) e la Svizzera è addirittura terzultima in classifica, anche se è terza assoluta quanto a risultati Pisa.
Nei 30 paesi Ocse presi in considerazione, solo le modifiche apportate al rapporto insegnante-stipendio e allievi-insegnante hanno avuto un impatto verificabile sui risultati Pisa. Fra i 62 fattori analizzati nell’arco di 15 anni dai ricercatori, le variazioni in altri dati, come ad esempio i materiali pedagogici, la qualità degli edifici scolastici e la formazione degli insegnanti non sono risultati statisticamente significative nei punteggi Pisa ottenuti dagli alunni. In generale quei paesi che dimostrano alta efficienza raggiungono anche risultati scolastici elevati. Cinque dei dieci paesi in testa all'indice di efficienza sono anche fra i primi dieci nell’indice Pisa.   
Risultati eccellenti sono possibili anche con classi di dimensioni relativamente grandi – nonostante la tendenza alla riduzione della dimensione delle classi paesi occidentali: Finlandia e Corea, i due paesi con i più efficienti sistemi di istruzione, raggiungono buoni risultati con classi di dimensioni relativamente grandi (al terzo e quinto posto per dimensione delle classi), e con stipendi degli insegnanti moderati. D'altra parte, alcuni paesi come l'Indonesia e il Brasile sono inefficienti, perché la bassa retribuzione degli insegnanti rende difficile assumere e mantenere docenti professionalmente qualificati. Una modesta spesa supplementare comporterebbe dunque significativi miglioramenti nei risultati scolastici.  Ugualmente, aumentare ulteriormente gli stipendi già alti degli insegnanti che stanno già raggiungendo l'eccellenza, come in Svizzera e Germania, potrebbe non migliorare le prestazioni degli alunni e quindi renderebbe il sistema inefficiente.
Classifica dei sistemi scolastici in base all'efficienza (The Efficiency Index)
1. Finlandia
2. Corea
3. Repubblica Ceca
4. Ungheria
5. Giappone
6. Nuova Zelanda
7. Slovenia
8. Australia
9. Svezia
10. Islanda


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