Famiglia

Human Right Watch contro le bombe a grappolo

Un appello all'esercito Usa, affinché non le usi vicino ai centri abitati afghani

di Paolo Manzo

L’organizzazione per la protezione dei diritti umani Human Rights Watch (Hrw) ha chiesto ufficialmente oggi agli Stati Uniti di sospendere l’uso di bombe di grappolo in Afghanistan, a causa dei rischi inaccettabili per le vite innocenti dei civili afghani. “Gli Stati Uniti dovrebbero fermare immediatamente l’uso di bombe a grappolo in Afghanistan, perché rappresentano un rischio inaccettabile per l’integrità dei civili”, ha dichiarato in un comunicato stampa la Ong avente sede a New York. Hrw ha chiesto una moratoria globale nell’uso di questi strumenti di morte, citando un studio sugli effetti delle bombe a grappolo nelle campagne militari statunitensi del Golfo Pesco e del Kosovo. “Le bombe a grappolo hanno un ampio grado di dispersione e non possono dirigersi con precisione, per cui sono molto pericolose quando si usano vicino ad aree civili”, ha segnalato Human Rights Watch Hrw ha richiamato l’attenzione sulle bombe Cbu-87 che trattengono 202 mini-bombe (dal volume di una granata) che non scoppiano sempre arrivando al suolo, trasformandosi in mine antipersona, difficili da localizzare e disattivare. “La recente esperienza del Kosovo e, prima, della Guerra del Golfo, ha mostrato che l’area di atterraggio esatta delle mini-bombe Cbu-87 è difficile da controllare e che non esplodono nel 7 % dei casi”, continua Hrw. “Almeno, le bombe a grappolo non dovrebbero essere usate vicino ad aree popolate”, ha concluso il comunicato.


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